Lug 19

 

 

 

Line up: Herma – vocals, Nemes – guitar, L0r1 – guitar, Daddy Ray – bass, Evey – drums

Tracklist: Tonight We Go To War, Starstruck, Drop It 2 The B, This Is Not The End, Defy The Light, Deep End Dark, Schadenfreude, Pull Of Gravity, Pray Tell Me, Angels Be Fallin', Ytopynovavevanonypoty

Ed eccoci quindi a recensire il nuovo parto discografico di questi “fuori di testa” nostrani (sono italiani!) che si autodefiniscono gli ultimi eroi intergalattici, al secolo Sick N' Beautiful. La band capitanata dall'avvanente (e brava) female vocalist Herma ci propizia il terzo lavoro che segue -abbastanza- fedelmente le orme dei precedenti "Hell Over Hell" (2015) ed "Element Of Sex" (2018). Inutile girarci intorno; band come loro attualmente sono il “nuovo che avanza”, con la giusta miscela di modern rock (metal), partiture industrial, echi elettro pop e sfumature punk. Sembra di ascoltare un mix di White Zombie, No Doubt, NIN con alla voce l'ugola tagliente e al contempo ammaliante della prorompente Herma. Le song scivolano via bene anche se, ammettiamolo, peccano un poco di originalità, o meglio....mancano brani clou come potevano esserlo “Hexxx (the element of sex), “Megalomaniacal” o “New Witch 666(the rising)” dei lavori precedenti. Però anche in questo “Starstruck” troviamo song intriganti quali il singolo “Drop It 2 The B” su tutti, ma anche “This Is Not The End”, e le corrosive “Schadenfreude” e l'impronunciabile “ Ytopynovavevanonypoty”. Una band da mare o odiare, non ci sono mezze misure, ma credo che anche con questo full lenght album riusciranno a convincere i propri fans e, magari, acquisirne di nuovi.

Roby Comanducci

 

 

 

Line up: Joe Elliott – vocals, Rick Savage – bass, Rick Allen – drums, Phil Collen – guitars, Vivian Campbell - guitars. Guest: Alison Krauss – vocals, Mike Garson - piano

Tracklist: Take What You Want, Kick, Fire It Up, This Guitar [feat. Alison Krauss], SOS Emergency, Liquid Dust, U Rok Mi, Goodbye For Good This Time, All We Need, Open Your Eyes, Gimme A Kiss, Angels (Can’t Help You Now), Lifeless [feat. Alison Krauss], Unbreakable, From Here To Eternity. De luxe version: Goodbye For Good This Time (avant-garde mix), Lifeless (Joe only version)

A distanza di un lustro ecco arrivare il nuovo full lenght album dei gloriosi re del pop metal, i maestri Def Leppard! Recensire album di artisti di questa caratura, a volte, risulta un compito difficile o quantomeno delicato; troppa storia alle spalle, troppi album, mille vicissitudini inerenti la suddetta band. Ecco, questo può succedere ma, onestamente, al sottoscritto non è capitato nulla di tutto ciò. Appena saputo del nuovo lavoro ho aspettato pazientemente e solo ora, a distanza di un mese e mezzo, sono in possesso del fantomatico “Diamond Star Halo”, tra l'altro nella versione de luxe con due tracce in aggiunta per un totale di ben diciassette canzoni! Mica male....L'unica paura che avevo era quella di dovermi trovare costretto ad una stroncatura.....suvvia, gli anni passano per tutti e la vena compositiva -spesso- si affievolisce. Niente affatto! Diciamo che questo cd sta girando nel mio lettore di casa ed in macchina da quasi un mesetto e non mi sono ancora stancato di sentirlo! Ottimo....oserei dire. Questi cinque marpioni sono riusciti ancora nell'intento di deliziarci con un insieme di song molto valide, magari non capolavori o pezzi che passeranno alla storia, ma che sicuramente hanno dalla loro la giusta energia e, sempre, quel pizzico di maliziosa eufonia edulcorata al punto giusto e ruffiana nello stregare l'ascoltatore. Caratteristica che da sempre contraddistingue il “Leopardo Sordo”. Ne sono valido esempio “Take What You Want”, “Fire it Up”, “All We Need”, “SOS Emergency” e “Gimme A Kiss”, che coniugano il giusto mix tra pop e heavy rock per un risultato commercialmente valido e stilisticamente sempre sopra la media. Carina, anche se un po' “banalotta” “U Rok Mi”, dal ritornello semplice ma ficcante ed il suo (hard)rock dal giusto appeal. Menzione particolare va alla “settantiana” “Kick” che strizza l'occhio a certo glam rock di quel periodo e ci inonda di refrain accattivanti e un arrangiamento “facile” ma sicuramente d'effetto. Abbiamo anche la suadente e ammaliante “Goodbye For Good This Time”, qui proposta in due versioni, dove Elliott da una prova che ha ancora le corde vocali valide e capaci di interpretare la musica nel migliore dei modi; notevole il crescendo della canzone -coadiuvata da Mike Garson al piano (guest musician anche su “Angels) - con un bel guitar work che si intreccia con un tappeto di violini e una parte orchestrale-sinfonica. Ottima song... di classe! Qualità eccelsa ed originalità sono gli ingredienti anche dell'elegante rock song “From Here To Eternity“, lenta e melodica (ma non è una ballad) e caratterizzata da chorus line ricercate ed una impronta armonica ricca di pathos, il tutto coadiuvato da un egregio lavoro dei due axe men. Ho ascoltato diverse volte anche la semi ballad “The Guitar”, song d'atmosfera impreziosita dalla presenza della female singer Alison Krauss (guest musician anche su “Lifeless “). In definitiva, quindi, un bell'album, onesto, elegante e di classe. Fatelo vostro!

Roby Comanducci