Feb 10

 

 

 

Line-Up:Glam (Åge Sten Nilsen) – vocals, Teeny (Trond Holter) – guitars, Flash (Bernt Jansen) – bass, Sporty (Øystein Andersen) - drums

Tracklist: Out Of The Dark, High N Dry, Forevermore, Bad Luck Chuck, Uppercut Shazam, Ghosting You, The Purpose, The American Dream, 79, God By Your Side, Sailor And The Desert Sun

Tornano i “guerrieri Norvegesi del Rock'n'roll”, al secolo i Wig Wam, e lo fanno nel migliore dei modi andando a eguagliare la qualità del penultimo “Never Say Die” da me recensito esattamente due anni or sono. In patria sono delle autentiche “leggende”, hanno un folto seguito di fans, concerti sempre sold out e, tra l'altro, apprezzamenti anche dal mondo del cinema/televisione; è recente il rinnovato interesse per questa band scaturito dall'utilizzo di un loro brano "Do Ya Wanna Taste It” come colonna sonora per la serie televisiva “Peacemaker” su HBO. Sono comunque oltre vent'anni che esistono – se escludiamo il periodo di break dal 2014 al 2019- e sono riusciti quindi a crearsi un proprio stile basato fortemente su un classico hard rock di stampo “Americano” che strizza l'occhio -a volte- anche al class metal (sempre Americano) con l'iniezione di una buona verve glamour soprattutto in fase di chorus e refrain catchy ma mai banali, anzi! Il disco si “divora” tutto di un fiato poiché è un eccelso connubio di energia e power rock sprizzante positività da ogni solco; canzoni granitiche ma al contempo “ballabili” con la proprietà di ficcarsi in testa e farti canticchiare per tutto il giorno come la ruffiana “The American Dream” o la glammettosa “Ghosting You” sono li a dimostrarlo. Notevole il guitar work del bravo Teeny che anche in questo album ci delizia con fraseggi e riff assassini e saturi al punto giusto, ascoltatevi “ God By Your Side”, “ Out Of The Dark”, “ Uppercut Shazam” e capirete le mie parole. Un lode va fatta alla strumentale “79” dove il guitar man da saggio della sua abilità alla sei corde e, soprattutto, mostra una vena compositiva/strutturale che va quasi a scomodare sua maestà Gary Moore e....scusate se è poco! Disco da acquistare immediatamente e senza indugi!

Roby Comanducci

Feb 01

 

 

Line up: Renan Zonta - vocals, Ben Hur Auwarter - guitar, Yuri Eulero - bass,  Andrè Leister - drums 

Tracklist: Sun is falling down, Will shine, It's Gonna Hurt, By the name, Soul stealer, 4 Letters, Locked 'n loaded, Saddest Funk Ever, Thy Kingdome Come, Love cage, Watch me (I'm today's news)

Il disco di cui vi parlo ora è il secondo lavoro degli Electric Mob, interessante combo brasiliano, a tre anni dall’esordio intitolato “Discharge”. Cosa troviamo nelle undici tracce di queste platter? Un sacco di roba interessante direi. Innanzitutto il genere dei ragazzi è un hard rock ricco di groove e sfumature blues, decisamente carico di atmosfera. Il tratto dominante dall’inizio alla fine è il riffing cadenzato e possente, nonché l’ottima linea vocale al contempo ruvida e espressiva del singer Renan Zonta: le song si susseguono tracciando ritmi pesanti ma sinuosi, con un ottimo tiro della sezione ritmica. Episodi più lievi, suonati in acustico e con toni meno accentuati nella linea vocale, si trovano verso metà del disco (“4 letters” ad esempio) mentre un altro episodio che si discosta dal tema generale sinora tratteggiato è “Thy kingdome come” che ha un tono più ‘eavy, su cui azzarderei un paragone con gli Skid Row del loro lavoro fondamentale “Slave to the grind”. La chiusura spetta poi a pezzi più riflessivi e intensi come “Love cage” e “Watch me”. Concludo affermando di essere stato molto positivamente colpito da questo lavoro e dalla personalità espressa dai quattro musicisti, la cui attitudine è solida e ben espressa da un disco che si ascolta e riascolta con estremo piacere. Mi auguro di poter valutare la band alla prova live quanto prima. Buon ascolto!

Nikki