Lug 22

VISIONS OF ATLANTIS “Pirate II - Armada”

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VISIONS OF ATLANTIS
“Pirate II - Armada”
(Napalm Records)
release date: 05 – 07 - 2024
genere: symphonic metal
voto: 3.5


Line up: Clémentine Delauney – vocals, Michele Guaitoli, vocals, Christian Douscha – guitars, Herbert Glos – bass, Thomas Caser - drums

Track list: To Those who choose to fight, The land of the Free, Monsters, Tonight I’m alive, Armada, The dead of the sea, Ashes to the sea, Hellfire, Collide, Magic of the night, Underwater, Where the sky and ocean blend


“To Those who choose to fight” è un piccolo intro che preannuncia alcune delle atmosfere che saranno poi presenti in molte altre tracce. È un tipico utilizzo della prima traccia per preparare l’ascoltatore e introdurlo nell’atmosfera dell’album. Entra sicuramente nella top 3 dei miei brani preferiti dei Visions of Atlas, band attivissima nei festival, ma che in realtà ha conquistato praticamente tutta l’Europa e anche l’America. La particolarità che li caratterizza fin dal loro esordio nel 2000 è la presenza di due voci, femminile e maschile, che si alternano continuamente all’interno dei brani. Indubbiamente piratesco, questo album è perfetto per chi ama Folk, Symphonic ed Epic Metal. Una sorta di parte 2 dell’album “Pirates” in cui la band fa tesoro di quanto appreso e sperimentato nel primo progetto per spingersi oltre con questa Armada e proseguire il viaggio nei mari. Dall’unione di questa strana ciurma italiana, austriaca e francese, ecco che nasce questa avventura interessante da ascoltare dall’inizio alla fine “Tonight I’m alive” può essere tranquillamente considerato il classico perfetto per chi ama il genere, seguito dall’interessante “The dead of the sea”, caratterizzata da un’atmosfera imponente, da un bellissimo inizio di brano e da parti strumentali che evidenziano l’impianto orchestrale e coristico. “Ashes to the sea” entra a gamba tesa con la sua vena romantica, caratterizzata dal glockenspiel, dall’ocean e dagli archi, oltre che da una melodia vocale dolcissima e dalla cornamusa, che avvicina il brano al Folk Metal, come succede anche per “Magic of the night”, in generale più interessante di “Ashes to the sea”, per via dei vuoti e dei crescendo vocali e strumentali che creano un’atmosfera sognante, di attesa e sospensione per riprendere con stacchi percussivi che vanno a incrementare di ritmo fino ad unirsi ai cori e agli altri strumenti, inoltre sono sempre bene accette le parti strumentali. Il finale è una carezza che prepara all’emotivo brano successivo. “Hellfire” è più aggressiva, soprattutto nei cori che fanno entrare nel vivo dell’atmosfera piratesca e si sommano alla batteria, mentre la voce principale è più lirica. Gli stacchi e le pause sono potenti e con le armonizzazioni cupe preparano ad un assolo di chitarra un po’ troppo heavy metal per il contesto generale, mentre dello stesso tenore è il solo di “Collide”, però perfetto per quest’ultimo pezzo che, nonostante non sia uno dei migliori dell’album, anzi, risulta a tratti monotono, è comunque ben strutturato ed eseguito. “Underwater” è indiscutibilmente il brano più delicato dell’album e strizza l’occhio ad una melodia vocale pop che punta a imprimersi nella mente, unita a momenti di armonie tipicamente metal e altri classic rock. Tornano le tastiere, gli archi e le cornamuse con un intermezzo che riporta sul sentiero principale tracciato sin dall’inizio dell’album. Indubbiamente interessante l’ultimo brano, tutto da scoprire, di cui non anticipo nulla, avendo già parlato praticamente di tutte le altre tracce. È sicuramente un pezzo che racchiude tutto ciò che è stato ascoltato finora con influenze vocali che a tratti possono prendere dal punk e in altri si avvicinano a un uso più lirico della modulazione. Gli intermezzi musicali meritano di essere menzionati, ma per non aggiungere altro, scrivo solo che è un finale perfetto oltre che, probabilmente, la mia traccia preferita. In generale crescendo, pathos sia strumentale che vocale, rendono questo album piacevolissimo da ascoltare, sia secondo l’ordine delle tracce che in riproduzione casuale. Sebbene personalmente io abbia le mie tracce predilette, credo che l’intero album sia valido.

Vittoria Montesano

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Additional Info

  • Artist: VISIONS OF ATLANTIS
  • Release Date: Venerdì, 05 Luglio 2024
  • Genre: symphonic metal
  • Production by: Napalm Records
  • Voto: 3.5

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