Dic 02

TEMPLE BALLS
“Avalanche”
(Frontiers Music s.r.l.)
release date: 10-11-2023
genere: hard rock
Voto: 4

Line-up: Arde Teronen - Vocals, Jimi Välikangas - Bass, Jiri Paavonaho - Guitar, Niko Vuorela - Guitar, Antti Hissa – Drums

Tracklist: All Night Long, Trap, Lonely Stranger, Stand Up And Fight, Prisoner In Time, Strike Like A Cobra, No Reason, Northern Lion, Dead Weight, Stone Cold Bones, Avalanche.

Ultimamente sono stato rinchiuso nel letto contro la mia volontà. Una serie di coperte e lenzuola mi ha avvinghiato come un'antica tortura cinese, fatta di impedimenti e necessità mancate. Cos'altro puoi fare quando il tuo corpo decide di non collaborare fino a tempi migliori? Semplice: guardi fuori dalla finestra. Ti accorgi quindi, giorno dopo giorno, che le stagioni, pigre e ritardatarie, arrivano e se ne vanno piano piano. Tocca all'inverno... A molti potrebbe ricordare il natale, la neve e altri consumistici passatempi sorridenti. A me fa venire in mente il tanto agognato circolo polare artico, con il suo freddo glaciale, il più alto tasso di suicidi del mondo, le ragazze di 2 metri e le renne (romantico a modo mio). Scegliamo quindi una band adatta a creare una colonna sonora compatibile con la mia situazione intestina; scrutando di copertina in copertina mi fermo ovviamente su un panorama innevato e il titolo in bella vista: Avalanche. Bingo! E di dove saranno mai questi Temple Balls? Ovviamente finlandesi. Mentre il disco scorre in sottofondo, veloce e spumeggiante come una sfida a palle di neve tra bambini “testosteronici”, scopri che i ragazzi che stanno suonando si sono dati parecchio da fare negli ultimi anni, aprendo gruppi come Sonata Arctica, Queen, Deep Purple e Uriah Heep, dimostrando di essere più che capaci di gestire situazioni di qualsiasi dimensione, che si tratti di un grande festival o del palco di un club locale. Il primo singolo ufficiale della band, "Hell and Feelin' Fine" è stato pubblicato nel settembre 2016 e ha ottenuto ampio spazio nel proprio paese. L'album di debutto è stato registrato in Thailandia nel maggio 2016 e ha visto la luce il 24 febbraio 2017 per mano di Tobias Lindell, noto per le sue collaborazioni con Europe, Mustasch e molti altri. Il 2017 è iniziato con un tour tutto esaurito in Finlandia, proseguendo poi in Giappone e Ucraina alla fine dello stesso anno. Dopo il loro tour in Giappone, i lettori della più grande nippo-rivista rock: Burrn!, hanno votato i Temple Balls come “la seconda speranza più brillante” e sono stati scelti come “The Newcomer of the Year” su Rock TV di Masa Ito. Il secondo album, “Untamed”, è uscito l'8 marzo 2019 e ha immediatamente ottenuto fantastiche recensioni, regalando un tour in Europa come supporto ai Sonata Arctica, consolidando la loro reputazione di potente live band. “Pyromide”, il loro terzo album in assoluto, è stato un tour de force di hard rock melodico che ha visto la band spingersi sulla scena mondiale. Il primo singolo di “Avalanche”, questo quarto album, è “Strike Like A Cobra”, pubblicato nel marzo del 2022 ed è stato accolto brillantemente dai fan e dai media, preludio d'effetto per l'intero disco, uscito nell'autunno del 2023. L'album inizia con “All Night Long”, sicuramente una partenza decisa, il riff è melodico e saltellante! Un'apertura degna di un live. Bella prova vocale anche se la ritmica risulta scarsamente essenziale. Il secondo pezzo, “Trap”, vira sul pop e i sinth si prendono un po' più di responsabilità. La voce rimane decisa e affascinante, perfetta, trascinante...da radio! Le chitarre armonizzano il riff principale e la voce le accompagna come a volersi preparare per il palco; poi spazio a un ritornello melenso, in senso buono però. “Lonely Stranger” vuole prendere tutti sotto un grande abbraccio, vibrando su suoni e atmosfere più anni 80, regalando un ritornello pomposo ma energico. Canzone fuori dai suoi tempi ma di buona fattura e ricca di grinta. Si diventa più decisi con “Stand Up And Fight” (già dal titolo lo si capisce), il riff di chitarra torna protagonista, il ritornello apre sempre in un grido pop melodico e gli strumenti man mano lo seguono fino all'assolo, dove la chitarra acida spezza la "malinconia" sonora. Voce di qualità! Inizio sinth in stile Lordi per questa “Prisoner In Time” che identifica possentemente il riff di tutta la traccia: si torna al pop rock anni 80, con voci melodiche ma di davvero ottima fattura, circondato da un tappeto sonoro preciso e curato. Pregevole l'ingresso nell'assolo, con una bella armonizzazione e un cambio di ritmica alla batteria. Un piccolo bridge che esalta un assolo piuttosto breve ma quanto basta per invocare l'ultimo ritornello. Come ad altalenarsi di canzone in canzone, entra in gioco il primo singolo del disco, “Strike Like A Cobra”. Tocca alle chitarre spiccare su tutto; dall'inizio fino all'entrata della voce, sfociante in un ritornello ricco di "controcori" (dai definiamoli così). Sicuramente la canzone più decisa, live per eccellenza. Da cantare con una pinta in mano come fossimo a Los Angeles con la nostra Harley. “No Reason” è la middle time ma nemmeno troppo, restano decisi i cori in sottofondo, mentre la voce principale fa scendere qualche mutanda in un ritornello ammiccante. Assolo deciso e incredibilmente hard rock, proprio quando forse non te l'aspetteresti. Ottima scelta! Eccola, “Northern Lion” è arrivata! La canzone da macchina che non può mancare in qualunque gruppo hard rock di qualsiasi latitudine: ritornello tirato, chitarre all'unisono, assolo forse un po' ovvio, ma diciamocelo: così deve essere in queste songs. “Dead Weight” cerca di allontanarsi dai dogmi precedenti: inizio che si diversifica per una ritmica alla batteria che finalmente acquista personalità; poi purtroppo, sfocia nel canovaccio classico: assolo melodico ma deciso e sound molto '80. Peccato. “Stone Cold Bones” è un po' ballad, un po' boyband primi '90 e un po' sigla cartone animato. Nonostante questa premessa vagamente supponente, la canzone scorre bene in un guanto di malinconia mentre le chitarre a metà canzone danno groove e passione, preludio di un finale grintoso. Orecchiabile. “Avalanche” è la title track di chiusura col botto! Veloce, melodica, ricorda gli "hardcore superstar" (per rimanere in scandinavia). Pochi fronzoli e tanta chitarra. Parte centrale da stadio gremito! Qualche fiocco di neve è sceso, passando davanti alla mia finestra senza soffermarsi più di tanto, per poi sparire per sempre nella pioggia caduta poco dopo. Il buio sta cominciando a farla da padrone e la giornata si conclude. L'ennesima giornata uguale alle altre, per una persona obbligata a stare sdraiato nel suo letto, ma posso dire che oggi, ascoltando “Avalanche” dei Temple Balls mi sono divertito.

Iven

Nov 21

SECRET SPHERE
"Blackened Heartbeat"
(Frontiers Music srl)
release date: 10-11-2023
genere: power metal
voto: 3.5

Line up: Roberto Ramon Messina – vocals,Aldo Lonobile – guitars, Andrea Buratto – bass, Gabriele Ciaccia – keyboards, Marco Lazzarini – drums, Antonio Agate – orchestrations

Tracklist: The Crossing Toll, J.'s Serenade, Aura, Bloody Wednesday, Captive, Dr. Julius B, Confession, One Day I Will, Anna, Psycho Kid, Blackened Heart

"Blackened Heartbeat " è il nuovo lavoro dei Secret Sphere gruppo italiano considerato tra i pionieri del power metal made in Italy insieme a Labyrinth e Rhapsody of Fire. Questo album è il secondo con Roberto Ramon Messina, dal suo rientro nella band avvenuto nel 2021. Il gruppo è formato da Roberto Ramon Messina alla voce, Aldo Lonobile chitarra, Andrea Buratto al basso, Gabriele Ciaccia alle tastiere, Marco Lazzarini batteria e Antonio Agata orchestrazioni. Undici tracce molto interessanti e particolari con atmosfere magiche e alcune volte cupe. "The crossing toll " è un inizio molto rilassante poiché è un brano strumentale ma con " J.'s Serenade " si inizia a correre premendo sull'acceleratore con l'ausilio di ottime parti corali. I brani sono tutti sopra la media caratterizzati da una forte intensità ma "Dr. Julius B" e "Psycho kid" sono la vera coppia d'assi appartenenti ad una categoria superiore. “Blackened Heartbeat” è veramente un bel disco espressamente dedicato agli amanti del power metal ma che, a mio modesto parere, ha tutte le carte in regola per riuscire a conquistare anche rockers con gusti distanti da questo genere; un lavoro che contribuisce a portare alto il nome del nostro paese nel metal music world!

Luca