Lug 17

SPEKTRA “Hypnotized”

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SPEKTRA
“Hypnotized”
(Frontiers Music s.r.l.)
release: 12 - 07 - 2024
genere: hard rock
voto: 4

Line up: BJ - lead vocals, Leo Mancini - guitars, Henrique Canalle - bass, Edu Cominato - drums

Tracklist: Freefall, Taste Of Heaven, Search For More, My Voice For You, Against The Wind, Our Time Is Now, Hypnotized, Tonight, Time Around Us, Runnin' Out Of Time II, Different Me Outside

Seconda uscita discografica per la band brasiliana, quartetto esplosivo capitanato dal grande BJ, famoso per le assidue collaborazioni (cori, chitarra, tastiere) con il leggendario Jeff Scott Soto e la sua militanza in diversi gruppi rock in patria e a livello internazionale (Tempestt, DangerAngel, Talisman), coadiuvato dal fenomenale chitarrista Leo Mancini (Tempestt, Wizards) e dalla sezione ritmica Canalle-Cominato, entrambi musicisti esperti, session men e produttori molto stimati nell’ambiente. L’album parte subito con un pezzo di grande impatto in stile vagamente Gotthard, il primo singolo “Freefall”, che cattura subito l’ascoltatore attraverso la breve intro di tastiera/arpeggiatore e ci porta dritto al punto con riff potenti e accattivanti fino alla chiusura, proseguendo poi su sonorità e influenze Journey/Winger (e anche Talisman...). con “Taste of Heaven”, inizio sempre con arpeggiatore che ci accompagna in questo viaggio più “sospeso”, dal tessuto sonoro vocale molto evidente e chiusura sempre sospesa con chitarra distorta. In generale, sound pieno e composizione abbastanza ispirata, gli arrangiamenti sono di qualità anche se in alcuni brani (ad esempio i commerciali “Search For More” e “My Voice For You”) fin troppo “pretenziosi” e meno fluidi (per il mio gusto personale, a tratti vi è un uso eccessivo delle “modulazioni”, ovvero cambi di tonalità), elementi che comunque non intaccano il risultato finale: in questo scenario, trovo molto coinvolgenti “Against The Wind”, “Our Time Is Now” e “Time Around Us”. Oltre la metà, arriva la title track “Hypnotized” e con essa torna il mix di atmosfera e potenza dell’inizio, passando poi per la classica e morbida “Tonight” (sempre stile Gotthard) e arrivando ad una bellissima (power) ballad, l’avvolgente “Different Me Outside” la quale ci porta verso la fine della tracklist. L’esecuzione, la produzione e il confezionamento del disco sono eccellenti (compresi gli inserimenti di tastiere, sequenze ed ambienti sonori), i musicisti ci regalano un viaggio sognante ed intenso dove emergono le melodie trascinanti della voce, i virtuosismi ed assoli funambolici della chitarra e gli abbellimenti di classe delle linee di basso che si siedono perfettamente sul groove solidissimo della batteria: un’ esperienza immersiva “modern classic” dalle molte influenze musicali, una chicca per i veri appassionati. Nota specifica, menzione per “Runnin’ Out Of Time II” (stile Europe/Gotthard), continuazione alternativa di “Runnin’ Out Of Time” (influenze Foreigner) nel primo disco: insieme alla fantastica copertina mistico-evocativa in linea con il precedente design, e considerando lo stesso numero di tracce (11), si delinea forse una sorta di concept album / concept band (?) non troppo comune in ambito rock / hard rock. In definitiva, disco promosso a pieni voti: continueremo a sentir parlare (e sentire!) degli Spektra. Stay Rock!!!

Fra “ZMG”

Lug 08

MR. BIG “Ten”

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MR. BIG
“Ten”
(Frontiers Music s.r.l.)
release: 12 – 07 – 2024
genere: hard rock
voto: 4


Line up: Eric Martin - lead vocals, Paul Gilbert - guitar & vocals, Billy Sheehan - bass & vocals, Nick D’Virgilio - drums

Tracklist: Good Luck Trying, I Am You, Right Outta Here, Sunday Morning Kinda Girl, Who We Are, As Good As It Gets, What Were You Thinking, Courageous, Up On You, The Frame, 8 Days On The Road (Bonus Track)

A distanza di ben sette anni i Mr. Big tornano (fortunatamente) a sorprenderci e deliziarci il palato (o meglio... i padiglioni uditivi hehe...) con il loro nuovo e decimo full lenght album, “Ten”. Il primo senza il mitico batterista Pat Torpey, deceduto nel 2018 a causa della sua malattia, il Parkinson. Difatti Pat riuscì a lavorare sul penultimo “Defying Gravity” del 2017 (coadiuvato però anche da un altro drummer Matt Starr) mentre in questo nuovo lavoro troviamo dietro le pelli un altro eccellente strumentista Nick D’Virgilio ( Tears for Fears, Sheryl Crow e Kevin Gilbert a Peter Gabriel ed Eric Burdon, Animals....and more). Per il resto la formazione è sempre quella, l'originale dell'esordio, un summa dei migliori artisti in circolazione; il vocalist Eric ha detto alla stampa che questo nuovissimo album si differenzia molto dai precedenti essendo ricco di riff rock e blues grezzi e genuini e con tutte le rifiniture dei Mr. Big. Beh....onestamente sono d'accordo ma solo in parte. “Ten” è indiscutibilmente un album di qualità ma che – a mio parere – non apporta nulla di nuovo al loro classico – e sempre eccelso – stile. Tantè. Infatti l'inizio con “Good Luck Trying” è un veloce heavy rock, tecnicamente perfetto, ricco di riff aggressive e ritornelli accattivanti; un po' come i loro primi lavori in studio! Le song comunque si attestano su una media elevata e citerei “ As Good As It Gets” commerciale e molto easy listening, un gradevole Fm Rock impreziosito da un breve fa “ficcante” solo di chitarra di Gilbert. Viceversa se di blues vogliamo parlare allora ascoltate attentamente “What Were You Thinking” song hard blues pulsante e discretamente originale con un ottimo guitar work e una puntuale e precisa sezione ritmica. Per tornare a rockare “pesante” passiamo all'heavy rock di “Up On You”, condita da calibrati stop & go che fanno molto “arena song”. I brani cosiddetti lenti, invece, non mi hanno entusiasmato; “The Frame” e “ Who We Are” sono gradevoli, si fanno ascoltare ma non aggiungono il “quid” necessario che fa divenire una song melodica una ballad da antologia. L'ultima traccia, invece, “8 Days On The Road” è senza dubbio una delle migliori del disco; un blues sporco, diretto, sudato e senza compromessi, trattasi però di una bonus track per il mercato Europeo e quindi siamo fortunati ad averla! Cosa dire? Le gesta di questa band oramai sono leggendarie e sulla qualità e bravura non si discute. Un album per gli amanti del rock suonato con perizia e gran classe. Bentornati!

Roby Comanducci