Feb 10

SMOKING SNAKES
“Danger Zone”
(Frontiers Music s.r.l.)
Release date: 9-2-2024
genere: street / sleaze rock
voto: 3.5

Line up: Brett Martin - lead vocals, rhythm guitar, Andy Delarge - bass, backing vocals, Stan Ricci - drums, backing vocals, Leo Razor - lead guitar, backing vocals

Tracklist: Angels Calling, Sole Survivors, Run For Your Life, Lady Lucky, Excited, Restless And Wild, Sorrow, Death And Pain, There Is No Tomorrow, Who Am I, We Are Alive, Rocking To The Morning Light

Eccoci qua a recensire una nuova uscita dedita al settore glam/slease/street rock e, con piacere, sto constatando che in questo primo mese dell'anno di uscite di questo genere musicale ne stanno arrivando parecchie. Ottimo, direi. Qui siamo al cospetto di una band nuova dalla Svezia, accreditata già da un suo seguito di fans per merito di infuocati live show in patria, che è arrivata quindi al momento dell'acclamato debut album e lo fa nel migliore dei modi firmando per l'oramai storica label italiana Frontiers Music srl, sicuramente un punto fermo da circa un trentennio e oramai tra i leader nel music world! Questi ragazzi di Göteborg hanno dalla loro tanta energia, un buon potenziale e idee ben chiare in testa. Il loro è uno street metal venato da tinte sleaze e numerosi passaggi essenzialmente heavy rock; i nostri prendono atto da quanto di meglio fatto da Blackie Lawless e soci. Difatti i mitici WASP aleggiano per tutta la durata di questo “Danger Zone”; dalla voce ispirata al buon Blackie del cantante Brett Martin, alla metrica musicale e arrangiamenti che riportano in auge i primi album dei “We Are Sexual Perverts”! Ok.... la band in questione afferma: “...il nostro obiettivo è iniziare a scrivere un nuovo capitolo per la musica che amiamo. Non stiamo provando a reinventare la ruota, ma allo stesso tempo usiamo le nostre esperienze e la nostra passione per il genere sleaze e ci impegniamo a mantenerlo vivo". Le intenzioni sono più che buone anche se, lasciatemelo dire, c'è ben poco da inventare in questo beneamato genere (e lo dico con rammarico poiché molti di voi sapranno che io stesso provengo dal mondo glamour ottantiano...nda) e, piuttosto, bisogna cercare di proporre album validi con un pizzico di originalità. Ecco, gli Smoking Snakes difettano leggermente in questo; manca l'originalità e il prodotto ricalca esplicitamente quanto fatto dalla maggior parte delle hair metal/street e sleaze rock band degli eighties. Però, attenzione, il prodotto nel suo insieme è interessante, ha tutte le caratteristiche per piacere a glamsters ma anche a metalhead essendo l'arrangiamento e la produzione sicuramente più ”heavy” se paragonata ad altre uscite del periodo quali CobraKill (recensiti da pochi giorni...). Il sound di Martin & Co. predilige un guitar work tagliente e affilato, riff quasi metal e chorus line aggressive non edulcorate e mielose come – spesso- ci capita di sentire in molti album glam. Tutto questo lo potete ascoltare in ottime song quali l'opener “Angels Calling”, “Restless And Wild”, “Sorrow, Death And Pain” e “We Are Alive” ma anche le restanti canzoni non vi deluderanno. Come detto prima un pizzico di originalità in più e una maggiore differenziazione fra le tracce - che risultano abbastanza molto simili tra loro - avrebbero creato un prodottino veramente doc. In ogni caso, “Danger Zone”, potrà darvi diverse scariche di adrenalina allietando le vostre giornate.

Roby Comanducci

Feb 09

GOTUS "Gotus"

Written by

GOTUS
“Gotus”
(Frontiers Music s.r.l.)
release date: 19 – 01 – 2024
genere: hard rock
voto: 4

Line-up: Mandy Meyer - guitars, Ronnie Romero - vocals, Pat Aeby - drums, Tony Castell - bass, Alain Guy – keyboards

Tracklist: Take Me To The Mountain, Beware Of The Fire, Love Will Find Its Way, Undercover, Weekend Warriors, Children Of The Night, When The Rain Comes, Without Your Love, What Comes Around Goes Around, Reason To Live, On The Dawn Of Tomorrow

Io vivo a Verbania, una ridente cittadina al confine svizzero, un luogo preso di mira (in senso buono) da molti frontalieri, che in periodi estivi amano passare le vacanze sui nostri laghi e scoprire le nostre eccellenze. Per una volta invece faremo il contrario, saremo noi a cercare e trovare una loro piccola ma imponente eccellenza: i Gotus! Formati nel 2019, i Gotus sono emersi inizialmente come un progetto live concepito dal chitarrista Mandy Meyer e dal batterista Pat Aeby. La band vanta nei membri passati e attuali, dei giganti del rock svizzero come Krokus, Gotthard e Storace. La formazione si consolidò successivamente con l'aggiunta di Ronnie Romero come frontman, del bassista Tony Castell (ex-Krokus, Crystal Ball) e del tastierista Alain Guy, creando un quintetto dinamico e potente. "Gotus", è una testimonianza dell'evoluzione e dell'abilità musicale della band. Non solo rende omaggio alla vasta discografia di Meyer con interpretazioni stellari di classici come "When the RainComes" (Katmandü) e "Reason to Live" (Gotthard), ma esplora anche nuove frontiere con brani come "Beware Of The Fire" e "Weekend Warriors." L'album contiene ballate epiche come "WithoutYour Love" e "Children Of The Night", insieme all'accattivante apertura e al nuovo singolo, "Take Me To The Mountain". Partiamo a mille all'ora proprio con "Take me to the mountain", riff veloce e incessante con quel retrogusto 80s per poi scendere coi toni ma aumentare di intensità con "Beware of the Fire", dove il suono diventa più ricercato e l'incastro tra gli strumenti crea un puzzle con la voce. Alla posizione 3 arriva “Love Will Find Its Way”, una ballad decisa e potente, la voce è graffiante e la chitarra, inizialmente pulita e ben delineata, diventa acida e decisa sull'assolo. Basta amore e lacrime, “Undercover” riparte aggressiva, con quel sano sapore di Gotthard dall'inizio alla fine, senza alcun cambio di ritmo o indecisioni. Armonizzazione sconvolgente per “Weekend warriors”, la velocità cala ma la consapevolezza sonora prende decisamente il sopravvento: il riff è accattivante e coinvolgente. Grinta allo stato puro! Si torna verso la ballad con “Children of the night” molto più melensa della precedente ma anche più intensa: le chitarre pulite dell'inizio ricamano sulla voce un arpeggio quasi a cercare poesia sia nelle corde dello strumento, tanto quanto nelle parole. Rallentamento finale che crea qualche secondo di vuoto, come a metabolizzare ciò che abbiamo appena sentito, poi le bacchette della batteria danno largo a middle time scandita da un suono incredibilmente potente, questa canzone è “When the rain comes”, dove sembra che ogni singola nota arrivi direttamente dal marmo, una scultura sonora dall'incredibile resistenza.“ Without your love”, malgrado la precisione vocale e una pulizia tipica di tutte le canzoni, resta un pochettino più scontata ma gradevole, senza grandi picchi di originalità ma comunque piacevole all'ascolto, la chitarra si inserisce bene senza mai strafare. Momenti di Texas e polvere nei fucili con “What comes around goes around”; canzone che poi si evolve su canali già sentiti, ma quella chitarra in sottofondo resta sempre orientata verso territori dal grilletto facile. Ci piace! Si torna a sonorità molto 80s con “Reason to live”. Una semi ballad che prende energia man mano che passano i secondi, solita voce impeccabile e grande tecnica sopratutto verso le introduzioni delle chitarre. Riff tra i più interessanti per “The dawn of tomorrow”, dove leggeri sinth in sottofondo creano un tappeto deciso e lasciano spazio alla voce di giocare. Interessante parte centrale svuotata dalla ritmica dove le chitarre prendono tutto il protagonismo che meritano. Un album pieno di ispirazione rubata qui e li dalle vecchie band di ogni singolo elemento ma che sa mescolarsi bene per creare qualcosa di nuovo ed energico, un tripudio di hard rock degno del miglior viaggio su una highway americana. Con tanta California dentro e qualche buco di buon formaggio nostrano.Vi aspettiamo sul nostro lago cari Gotus!

Iven