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"<<REWIND MANIACS 'half a century's best hits' party” @ Arci Joshua

Venerdì 4 Ottobre 2024
 
Ciao a tutti ragazzi!! SUPERNOVITA'
Iniziamo la nuova stagione al mitico JOSHUA in via eccezionale di venerdì presentando in anteprima il nostro NUOVO PRODOTTO “<<REWIND MANIACS 'half a century's best hits' party” che altri non è che una evoluzione del già conosciuto 80REWIND.
 
Qualche anno fa, presi dalla voglia di riproporre i mitici anni 80 nella veste pop e rock, abbiamo creato il progetto 80REWIND 'from rock to pop'. Sono passati quindi degli anni e questo progetto è andato avanti di pari passo al papà Cathouse, ottenendo responsi positivi paritetici quasi alla "Casa del Gatto". Ultimamente però, volevamo migliorare ancora il prodotto e - a seguito di tante richieste ricevute durante le nostre serate - abbiamo voluto sviluppare 80REWIND in qualcosa di più grande, più completo, una "finestra musicale" assolutamente non trash (come se ne vedono/sentono a centinaia di questi tempi) ma che sviluppi una seria riproposta di quanto di buono la musica, in 50 anni, abbia partorito e creato. Non solo più anni 80 quindi, bensì una carrellata di hits - ma anche piccole chicche - a partire dai fiammanti anni 50, quando il rock'n'roll spadroneggiava agli ammalianti anni 60 e il loro beat. Dai famigerati anni 70 con il pop, il rock e il punk viscerale agli edulcorati e colorati anni 80, autentico patrimonio e contenitore della musica pop, new wave, elettronica, rock e glam e hair metal da classifica ma non solo, hits memorabili e look sgargianti. Per poi continuare negli anni 90, decennio che ha segnato anch'esso grandi musicalità in campo rock, alternative, grunge e ficcanti hit pop.
Il nostro non vorrà essere un mash up incontrollato e pacchiano; non vogliamo salire in consolle e propinare musica senza giusta causa bensì vogliamo farvi rivivere queste cinque decadi andando a iniettare dentro di voi l'adrenalina giusta per farvi ballare!
 
Ingresso: GRATUITO CON TESSERA ARCI
 
apertura 21.00
 
… START PARTY DJ 22.30
 
DJ SET by: Cathouse Crew
CRISY, ROBY COMANDUCCI, SIMONE KING IRON
 
Music selection:
50's, 60's, 70's, 80's, 90's
rock'n'roll, beat, soul, ska, pop, punk, glam, rock, grunge, alternative
 
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photo by: Cris Galeazzi
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link e info locale
https://www.facebook.com/joshuabluesclub
Via Cantoniga, 11, Albate (CO), Italy, 22100
324 541 3990
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Siti Web e link social
http://www.joshuabc.it/
Published in Latest Event
Giovedì, 19 Settembre 2024 13:44

INTERVISTA: JAMES CHRISTIAN (HOUSE OF LORDS)

 

INTERVISTA: JAMES CHRISTIAN (HOUSE OF LORDS)

by Roby Comanducci

photo James: courtesy of Frontiers LabelGroup

LINK RECENSIONE CLICCA QUI

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Ciao James, è un piacere per me farti qualche domanda sul nuovo album e poter parlare con te, ti informo che l'intervista sarà online sul nostro web magazine Cathouse, che è un progetto nato nel 1997 per rivitalizzare tutta la scena hard rock nel nostro paese.

- La prima domanda è molto semplice: avete fatto un ottimo lavoro in studio....puoi raccontarmi liberamente come è stato il processo di creazione e registrazione?

Ciao Roby, Il processo non è cambiato molto dall'ultimo album, iniziamo con la prima canzone. In questo caso era "Crowded Room" scritta da James Christian, Jimi Bell e Kristian Fyhr. Dal momento in cui ho sentito la traccia ho capito che era l'opener del disco. Ha gli elementi per coinvolgere gli ascoltatori fin dall'inizio. Preferisco sapere dove sta andando il disco prima che tutti inizino a scrivere tracce.

-  dopo qualche ascolto oserei dire che questo album è la giusta continuazione del bellissimo "Saints and Sinners", sei d'accordo?

Sì, sono d'accordo. Questo perché abbiamo sfruttato i talenti della band per lavorare insieme come abbiamo fatto nel disco precedente. Non abbiamo mai avuto un membro nella band come tastierista, compositore e cantante dai tempi di Greg Giuffria. Penso che Mark sia stata l'aggiunta perfetta perché è uno scrittore prolifico e anche un fantastico tastierista. Anche Johan Kullberg è tornato alla batteria ed è un grande musicista. È stato molto emozionante scrivere ed eseguire questo CD perché tutti erano molto motivati ​​nel continuare su un percorso musicale portandolo sempre avanti.

- c'è un messaggio particolare che vuoi trasmettere ai tuoi ascoltatori nella scrittura delle nuove composizioni?

Lasciamo che gli ascoltatori si facciano la loro opinione. Ogni canzone può significare qualcosa di diverso per ogni persona, è questa la bellezza della scrittura delle canzoni.

- nel lunghissimo brano da dieci minuti “Castles High” si toccano diversi stili musicali, dall'Aor al progressive, dal pomp rock a certi stili rock anni settanta...nelle tastiere ho sentito alcuni passaggi in stile Deep Purple. Sei d'accordo?

Sì, abbiamo iniziato con Mark Mangold, era la sua composizione. Ma tutti i membri della band erano d'accordo nel dire che si trattava di una composizione decisamente epica. Quindi, tutti abbiamo dovuto fare la nostra parte per dargli vita, ogni passaggio della canzone scorreva senza soluzione di continuità ma poi ci siamo riusciti. Sapevamo che era un rischio registrare una canzone lunga 10 minuti, ma credo che una volta che l'ascoltatore sente l'intro, diventerà curioso di sapere dove andremo a parare. Il finale vede il grande Robin Beck cantare con me per concludere il finale del brano....

- qual è il segreto di questa tua forte longevità musicale ..

Ci sono molte idee musicali rimaste in ognuno di noi, scriviamo costantemente, non solo per questa band ma per altri progetti. È una vera passione ed è come dovrebbe essere.

 

- qual è la caratteristica migliore di questo album e, invece, dimmi se alla fine del lavoro avresti voluto cambiare qualcosa?

la mia traccia preferita è "Full Tilt Overdrive". Ti colpisce in faccia dalla prima nota e lo slancio è infinito. Jimi Bell e Mark Mangold suonano insieme come fratelli, l'energia di Johan è inarrestabile. Per quanto mi riguarda è stata una delle song dove ho cantato meglio a livello di interpretazione. Cosa potresti chiedere di più a una canzone? No, non cambierei nulla di questo disco..... ma però prova a richiedermelo tra qualche mese.

- fai musica dagli anni '80, hai visto mode, tendenze, artisti ma anche pubblico passare; come pensi che sia cambiato il mondo della musica ora rispetto al passato. Cosa cambieresti ora?

Tutto cambia, non solo la musica. Non possiamo rimanere bloccati negli anni '80 anche se ci sono molti ascoltatori a cui non dispiacerebbe. L'unica cosa a cui rimaniamo fedeli è il lato melodico delle tracce heavy rock. Devi evolverti un po' per soddisfare la tua creatività senza far incazzare i fan devoti che vorrebbero che la musica rimanesse così com'è. Sembra che troviamo sempre quell'equilibrio, ma non è mai al 100%, niente lo è.

- il tuo genere che è stato il vero boom negli anni '80 sembra aver subito un calo di popolarità, tra i giovani nel corso degli anni rispetto a stili più metal e aggressivi. pensi che il rock melodico sarà in grado di tornare in cima come una volta?

beh...il fatto che ci sia ancora un pubblico è molto stimolante. Per quanto ne so sono le band degli anni '80 che riempiono le arene. Ogni festival presenta principalmente musica degli anni '80, ma in termini di vendite di dischi, la maggior parte delle persone sta scaricando la loro musica. Ma il lato positivo è che amano di nuovo il vinile.

 

- la formazione attuale è la stessa del penultimo album; dopo così tanti cambi di formazione pensi di essere riuscito a trovare la formazione ideale?

Beh, adoro questa formazione attuale, ma amavo anche quella precedente. È solo che le persone vanno avanti e fanno altre cose e progetti. Non c'è niente di sbagliato in questo.

- una domanda particolare James: ti descriveresti come un artista e come una persona semplice con l'aiuto di un solo aggettivo che spieghi perché?

Sì, mi descrivo come un Artista e sono un Uomo Semplice che è "Umile"

- come hai strutturato la promozione dell'album a livello live? Verrai anche da noi in Italia e se sì in quale città?

Questa volta abbiamo in programma un tour in Europa e negli Stati Uniti. Poiché ho alcuni problemi di salute, ci siamo presi una pausa dai tour. Ma sono motivato a fare un tour nel 2025 per promuovere "Full Tilt Overdrive"

grazie per il tuo tempo, ci vediamo presto!!!

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ENGLISH TRANSLATION

 

Hi James, it’s a pleasure for me to ask you about the new album and to be able to talk to you; It’s been a fan of yours since the beginning and your interview will go online on our web magazine Cathouse, http://www.cathouse.it, which is a project born in 1997 to revitalize the whole hard rock scene in our country.

1) The first question is very simple: you did a great job in the studio....can you tell me freely how the creation and recording process was?

Hi Roby, The process really has not changed much since the last album, we start with the first song. In this case it was “Crowded Room” written by James Christian, Jimi Bell and Kristian Fyhr. From the moment I heard the track I knew it was the opener of the record. It has the elements to draw listeners in right from the start. I prefer to know where the record is going before everyone starts writing tracks.

2) after a few listens I would dare to say that this album is the right continuation of the beautiful “Saints and Sinners” do you agree?

Yes, I do agree. That is because we utilized the talents of the band to work together as we did on the previous record. We have not really had a member in the band as an official Keyboard sing Greg Giuffria. I think that Mark Was the perfect addition as he is a prolific writer as well as an awesome Keyboards player. Johan Kullberg is back as well on Drums, and he is such a great player as well. This CD was very exciting to write and perform because everyone was very motivated to continue on a forward musical path.

3) is there a particular message that you want to convey to your listeners in the songwriting of the new compositions?

We let the listeners make up their own mind. Each song can mean something different for each person. That’s the beauty of songwriting.

4) in the very long ten-minute track “Castles High” you touch on different musical styles,

from Aor to progressive, from pomp rock to certain seventies rock styles...in the keyboards I heard some passages style Deep Purple. Do you agree?

Yes, we started with Mark Mangolds Track. It was his composition. But all the band members were in agreement that this was an epic composition. So, we all had to do our part to bring it to life. Each passage of the song flowed seamlessly. We knew it was a risk to record a song that was 10 minutes long, but I believe once the listener hears the intro, they become curious where we will go with this. The finale has the great Robin Beck singing with me to cap off the ending of the track, Truly EPIC

5) what is the secret of so much musical longevity on your part and... how do you keep your voice still so splendid?

There are a lot of musical ideas left in all of us, we write constantly, not only for this band but for other projects. It’s a true passion and it is as it should be.

6) what is the best feature of this album and, instead, tell me if at the end of the work you would have wanted to change something else?

My Favorite track is Full Tilt Overdrive. It hits you in the face from the very 1st note. The momentum is endless. Jimi Bell and Mark Mangold play together like Brothers, Johan’s energy is nonstop. As for me its was one of my favorite vocals. What more could you ask for in a song. No, I would not change anything on this record, but ask me in a few months.

7) you have been making music since the 80s, you have seen fashions, trends, artists but also audiences pass by; how do you think the music world has changed now compared to the past. What would you change now?

Everything changes, not just music. We cannot stay locked in the 80’s although there are many listeners who wouldn’t mind that. The one thing we stay true to is the Melodic side of Heavy Rock tracks. You have to evolve a bit to satisfy your creativity without pissing off the dedicated Fans who would like the music to stay the way it is. We always seem to find that balance, but it’s never 100%, nothing is.

8) your genre that was the real boom in the 80s seems to have suffered a decline in popularity, among young people over the years compared to more metal and aggressive styles. do you think melodic rock will be able to return to the top like it once was?

Well. the fact that there is still an audience is very inspiring. As far as I see. It’s 80’s bands that are filling arenas. Every festival features mostly 80’s music, but in terms of record sales, most people are downloading their music. But on a positive side, they do love Vinyl again.

9) the current line up is the same as the penultimate album; after so many line up changes do you think you have managed to find the ideal formation?

Well, I do love this currently lineup, But I loved the prior lineup as well. It’s just that people move on and do other things and projects. There is nothing wrong with that.

10) a particular question james: would you describe yourself as an artist and as a simple

person with the help of just one adjective explaining why?

Yes, I do describe myself as an Artist and, I am A Simple Man who is “Humble”

11) how did you structure the promotion of the album at a live level? Will you also come to us in Italy and if so in which city?

This time around we plan a tour of Europe and Of the USA. It is because I have some health problems, we have taken time off from touring. But I am motivated to do a 2025 tour to promote “Full Tilt Overdrive.in the past

thanks for your time, see you soon!!!

Giovedì, 19 Settembre 2024 12:58

REWIND MANIACS "half a century's best hits"

 
Qualche anno fa, presi dalla voglia di riproporre i mitici anni 80 nella veste pop e rock, abbiamo creato il progetto 80REWIND 'from rock to pop'. Sono passati quindi degli anni e questo progetto è andato avanti di pari passo al papà Cathouse, ottenendo responsi positivi paritetici quasi alla "Casa del Gatto". Ultimamente però, volevamo migliorare ancora il prodotto e - a seguito di tante richieste ricevute durante le nostre serate - abbiamo voluto sviluppare 80REWIND in qualcosa di più grande, più completo, una "finestra musicale" assolutamente non trash (come se ne vedono/sentono a centinaia di questi tempi) ma che sviluppi una seria riproposta di quanto di buono la musica, in 50 anni, abbia partorito e creato. Non solo più anni 80 quindi, bensì una carrellata di hits - ma anche piccole chicche - a partire dai fiammanti anni 50, quando il rock'n'roll spadroneggiava agli ammalianti anni 60 e il loro beat. Dai famigerati anni 70 con il pop, il rock e il punk viscerale agli edulcorati e colorati anni 80, autentico patrimonio e contenitore della musica pop, new wave, elettronica, rock e glam e hair metal da classifica ma non solo, hits memorabili e look sgargianti. Per poi continuare negli anni 90, decennio che ha segnato anch'esso grandi musicalità in campo rock, alternative, grunge e ficcanti hit pop. 
Il nostro non vorrà essere un mash up incontrollato e pacchiano; non vogliamo salire in consolle e propinare musica senza giusta causa bensì vogliamo farvi rivivere queste cinque decadi andando a iniettare dentro di voi l'adrenalina giusta per farvi ballare!
 
al info dettagliate per il primo evento di venerdì 4 ottobre @ Arci Joshua Blues Club Albate (Co)
 
e poi troverete i dettagli nella pagina di 80REWIND ---- click here 

Il quintetto AOR/Melodic rock Sunstorm è entusiasta di condividere il suo nuovo singolo "I'll Stand For You", dal loro terzo album, "Restless Fight", la cui uscita è prevista per il 22 novembre 2024 tramite Frontiers Music Srl.

click here to listen song

pre order - save album

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Frontiers Music Srl è entusiasta di annunciare la firma di Tak Matsumoto Group (TMG), che segna il ritorno trionfale del progetto acclamato a livello internazionale formato dal virtuoso della chitarra Tak Matsumoto. Il nuovo album, "TMG II", è disponibile in formato digitale oggi, con l'uscita fisica del CD prevista per il 6 dicembre 2024. Anche la traccia principale "Eternal Flames (feat. BABYMETAL)" è ora disponibile.
 
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Venerdì, 13 Settembre 2024 12:20

HOUSE OF LORDS "Full Tilt Overdrive"

HOUSE OF LORDS
"Full Tilt Overdrive"
(Frontiers Music srl)
release: 11 - 10 - 2024
genere: Aor, pomp rock
voto: 4

Line up: James Christian - vocals, bass, Jimi Bell – guitars, Mark Mangold – keyboards, Johan Koleberg - drums

Tracklist: Crowded Room, Bad Karma, Cry of the Wicked, Full Tilt Overdrive, Taking The Fall, You're Cursed, Not The Enemy, I Don't Wanna Say Goodbye, Still Believe, State of Emergency, Castles High

Con leggero anticipo, ma la bramosia era enorme e - tra l'altro - aspettatevi a breve anche la mia intervista al buon James, eccomi a recensire la quattordicesima fatica in studio di quella che a mio avviso è il mammasantissima, la band cardine del movimento Adult Oriented Rock nonché pompous e melodic rock. Anche se, però, tali etichette vanno strette a James Christian e soci, loro hanno dettato alcune regole con i loro primi due album, "House of Lords" '89 e soprattutto il masterpiece "Sahara" del 1991, ma precisiamo - alcuni potrebbero dire- che il suddetto genere già era in auge nei primi anni ottanta (potremmo citare Angel, Aviator, Giuffria...), ma la comparsa nel music world di questa all stars band permise di riscrivere alcuni canoni fondamentali. Della stellare formazione di "Sahara", Giuffria, Cordola, Mary, Guy, Wright, dopo tanti cambi di line up è rimasto il fondatore e vocalist James Christian accompagnato da un altro membro di "vecchia data", Jimi Bell alle chitarre (entrato in line up nel 2006 con l'album "World Upside Down", il secondo del dopo reunion nel 2000) e Mangold e Koleberg già presenti nel penultimo "Saints and Sinners" che contribuiscono non poco a rendere questo full lenght album un concentrato di classe e qualità. A detta della band l'album è più strong dei precedenti ma , ascoltandolo,  posso affermare che questa eccessiva durezza rispetto ad altri lavori non l'ho trovata, diciamo che prosegue la linea più hard del suo predecessore "Saints and Sinners", targato 2022.  Come sempre le composizioni sono valide, James non ha lesinato su nulla e il notevole guitar work del buon Jimi Bell confezionano un prodottino niente male. Fra le top song mi sento di caldeggiare l'ascolto della veloce e pomposa "Full Tilt Overdrive", ma anche "Taking the Fall" con l'inizio e le alternanze semi acustiche a passaggi heavy rock oppure "Not The Enemy" dall'incedere hard-pomp rock aggrazziata da un pregevole keyboards sound di Mark suggellato da riff di spessore dell'axe man Jimi. Mi spiace invece che sia stata scelta come singolo "Bad Karma", onestamente trattasi di una canzone sempliciotta ma soprattutto poco incisiva e senza carattere; per promuovere album di artisti di questo calibro non capisco perchè si decida in scelte - sovente - poco azzeccate. Un buon esempio di heavy rock - anche se non fa gridare al miracolo - ce l'abbiamo con l'opener "Crowded Room" che, a mio avviso, avrebbe potuto essere lei il singolo di lancio per "Full Tilt Overdrive". Da segnalare la lunghissima (quasi dieci minuti!) "Castles High" che ha il compito di chiudere l'album; una song epica e a tratti quasi progressive, ricca di atmosfere che strizza l'occhio nel lodevole e pregiato apporto tastieristico ai Deep Purple con passaggi sinfonici molto seventies e ricchi di pathos. Veramente azzeccato lo stacco verso metà song con l'innesto di keys ma soprattutto organo e una parte solista dedicata alle tastiere che mette in evidenza le eccelse doti di Mangold per poi lasciare spazio alla sei corde di Bell che cesella un solo d'effetto per poi riunirsi in un tutt'uno  e proseguire la canzone. Ci sono sicuramente altri momenti degni di nota ma, facendo una media, le song non menzionate riescono a creare quell'amalgama di buon rock, edulcorato al punto giusto, ammiccante e con la dose giusta di energia; forse avrei gradito, nella totalità di quasi un'ora di musica, maggiori tracce con più carattere, quelle che alla fine ti vien voglia di canticchiarle subito e il loro refrain ti si conficca nel cervello. Ecco, da questo punto di vista "Full..." è inferiore al precedente "Saints and Sinners" ma credo comunque che riesca a far breccia nel cuore dei tantissimi fans del gruppo.

Roby Comanducci

 

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ENGLISH TRANSLATION

 

With a little advance, but the desire was huge and - among other things - expect my interview with the good James soon, here I am to review the fourteenth studio effort of what in my opinion is the mammasantissima, the cornerstone band of the Adult Oriented Rock movement as well as pompous and melodic rock. Even if, however, such labels are too narrow for James Christian and his associates, they have dictated some rules with their first two albums, "House of Lords" '89 and especially the masterpiece "Sahara" of 1991, but let's point out - some might say - that the aforementioned genre was already in vogue in the early eighties (we could mention Angel, Aviator, Giuffria...), but the appearance in the music world of this all stars band allowed them to rewrite some fundamental canons. Of the stellar lineup of "Sahara", Giuffria, Cordola, Mary, Guy, Wright, after many lineup changes, the founder and vocalist James Christian remained accompanied by another "long-time" member, Jimi Bell on guitars (who joined the lineup in 2006 with the album "World Upside Down", the second after the reunion in 2000) and Mangold and Koleberg already present in the penultimate "Saints and Sinners" who contribute significantly to making this full length album a concentration of class and quality. According to the band, the album is stronger than the previous ones but, listening to it, I can say that I did not find this excessive hardness compared to other works, let's say that it continues the harder line of its predecessor "Saints and Sinners", released in 2022. As always, the compositions are valid, James did not skimp on anything and the notable guitar work of the good Jimi Bell make a pretty good product. Among the top songs I would recommend listening to the fast and pompous "Full Tilt Overdrive", but also "Taking the Fall" with its semi-acoustic beginning and alternations to heavy rock passages or "Not The Enemy" with its hard-pomp rock pace graced by a fine keyboard sound by Mark sealed by thick riffs by axe man Jimi. I'm sorry that "Bad Karma" was chosen as the single, honestly it's a simple song but above all not very incisive and without character; to promote albums by artists of this caliber I don't understand why they make - often - inappropriate choices. A good example of heavy rock - even if it doesn't make you shout for a miracle - is the opener "Crowded Room" which, in my opinion, could have been the launch single for "Full Tilt Overdrive". Worth mentioning is the very long (almost ten minutes!) "Castles High" which has the task of closing the album; an epic and at times almost progressive song, full of atmospheres that winks at the praiseworthy and valuable keyboard contribution to Deep Purple with very seventies symphonic passages and full of pathos. Really well-aimed is the break towards the middle of the song with the insertion of keys but above all organ and a solo part dedicated to the keyboards that highlights the excellent skills of Mangold and then leaves room for Bell's six strings that chisels an effective solo to then reunite in one and continue the song. There are certainly other moments worthy of note but, making an average, the songs not mentioned manage to create that amalgam of good rock, sweetened to the right point, winking and with the right dose of energy; perhaps I would have liked, in the totality of almost an hour of music, more tracks with more character, those that in the end make you want to hum them immediately and their refrain sticks in your brain. Well, from this point of view "Full..." is inferior to the previous "Saints and Sinners" but I still think it manages to make a dent in the hearts of the group's many fans.

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Mercoledì, 11 Settembre 2024 18:28

APRIL ART "Rodeo”

APRIL ART
"Rodeo”
(Watermarked)
release date: 4 - 10 - 2024
genere: heavy metal, modern metal
voto: 4

Line-up: Lisa-Marie Watz - Vocal, Ben Juelg - drums, Chris Bunnell - guitar, Julian Schuetze - bass.

Tracklist: Rodeo, Burn, Who i never meant to be, Not sorry, On your side, Jackhammer, Let em go, Head up high,Not afraid, Not sorry (acoustic), Change part II


In questo periodo di forte hipe tra cantanti uomini che vengono sostituiti da cantanti donna con talento da vendere e diatribe su volontà musicale o economica, c'è una voce femminile con annessa band alle spalle che non avrebbe problemi a urlare tutto il suo talento sopra i palchi più importanti d'Europa. Loro sono gli April Art: moderni, freschi, sbarazzini e donano coraggio, forza e ottimismo. Esattamente ciò di cui il mondo ha disperatamente bisogno in questo momento! La Bella e la Bestia, qui in una persona: Lisa-Marie Watz, la front woman della band. Chris Bunnell, Ben Juelg e Julian Schuetze forniscono a questa forza vocale della natura un sottofondo musicale brutale su cui poter gridare al mondo i loro pensieri. E ci salutano col nuovo album: "Rodeo", un mix perfetto tra tradizione e innovazione, assoli vecchio stile e voci urlanti e crudeli si mischiano, senza mai fare a spallate, con elettronica e suoni più moderni. La title track apre le danze con un sound elettronico che potrebbe inizialmente fuorviare. La voce impetuosa di Lisa-Marie sovrasta è ammalia con il giusto mix di cattiveria e melodia.Chitarre nu metal con assoli vecchia scuola e doppio pedale ben dosato creano un sound unico in una escalation di potenza che porta a "Burn": inizio tachicardico che apre sul ritornello melodico, trade union del pezzo é la chitarra che sale e scende alla perfezione giocando con voce e compagni di ritmo. Finale cattivo! Da stadio. "Who I never meant to be" segue la struttura e anche pochino la melodia della precedente, dando però più pathos sul ritornello morbido esaltando la voce. Parte centrale selvaggia, con ritorno su solo di chitarra. Tanta roba. "Not Sorry" tiene altissimi i ritmi per poi aprire nuovamente sul ritornello con delle chitarre in stile Korn, bridge preso a piene mani dagli ultimi System Of a Down, entrèe nel l'assolo, breve ma molto intenso.Cambio di approccio per "On your side", dove si cerca di dare più varietà a un copione ritmico fino a qui valido ma leggermente ripetitivo. "Jackhammer" é il pezzo da spiaggia. Tanto pop e un pizzico di elettronica ma niente di fastidioso, accenno di rap alla voce, seguito molto bene dalla ritmica. Bridge finale per ricordare chi siamo! "Let Em Go" potrebbe essere definita la ballad del disco: la voce tende più al pulito e le chitarre sono più cadenzate nonostante mantengano la loro usuale potenza, intervalli metal ricordano da dove arrivano i ragazzi ma la voce "soft" regala un coinvolgimento morbido e accompagna la canzone fino a un assolo romantico. Le canzoni che preferisco, quelle da concerto, eccone una: "Head up high" . Ottimo inizio, molto hard rock style, pur mantenendo sonorità moderne, incita il pubblico con un riff tagliente e accattivante, solito ritornello aperto e morbido ma molto cantabile, adatto a tutti i palchi! Bel gioco finale tra voce e assolo, per la chiusura perfetta. "Not Afraid" prosegue la ricerca di sonorità moderne con molti richiami al metal vecchio stile, ritornello più pop quasi a voler pareggiare la cattiveria batteristica e quel suo doppio pedale incalzante. Un vero e proprio duetto tra voce e pelli in cui le chitarre si inseriscono quasi come fossero l'amante in una relazione stabile. Poi come sempre, la voce sceglie di tornare col primo amore e la chitarra ne esce vincitrice sul finale ma senza guerra, gli strumenti all'unisono concludono questa canzone scegliendo di convivere insieme sotto lo stesso tetto. "Not Sorry" in versione acustica mantiene l'intensità della versione elettrica esaltando le qualità vocali di Lisa-Marie. Molto piacevole. "Change part II" mischia tantissime cose sotto lo stesso tetto, inizio molto pop e un accenno di rap, elettronica accennata qui e li, cuociamo tutto a fuoco lento con l'inserimento di chitarre metal a profusione. Ritornello pop quasi da radio. Lasciamo raffreddare e servite a tavola con un pizzico di assoli rock alla vecchia maniera. Buon appetito

Iven

 

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Domenica, 08 Settembre 2024 11:05

THE NAIL “The nail”

THE NAIL
“The nail”
(Frontiers Music Srl)
release: 13 -09 – 2024
genere: heavy metal / hard rock
voto: 3

Line up: Girish Pradhan - vocals, Reis Ali Eroglu - drums, bass, guitars, Efe Eroglu – lead guitar. Additional musicians: guitars, organo hammond, keyboards, second voice - Cenk Eroglu, chorus - John Bisaha, chorus - Paolo De Santis, ghost vocals - Cem & Sevinc Keskin
Tracklist: Hit & run, The nail, No time to burn, Broken, Walk the line ballata, Soul screamer, Blackout (Popeye sin), Exorcist, Hangman’s noose hard rock, Underdog, Fall back now (ballad)

“The nail” è il primo album dell’omonima band, ma sembra già il prodotto di un gruppo esperto che ha prodotto e pubblicato altro. Invece il disco, in uscita il 13 settembre 2024, è il risultato della collaborazione del giovanissimo Ali, 17 anni e polistrumentista, nonché co-autore dell’album; di Efe, ventiseienne e già una leggenda del rock grazie alla sua chitarra, infatti è arrivato primo al “Monster of rock cruise shred contest” nel 2021, oltre che essere elogiato da artisti come Bumblefoot, John 5, Andy Timmons, Nuno Bettencourt e Reb Beach; e di Girish, personalità molto conosciuta nel mondo del rock per le sue doti vocali. Di origini indiane, ha già esperienza in spettacoli e concerti in Europa grazie ai tour con la sua band precedente “Girish & the chronicles”, oltre che essere stato scelto come cantante nell’ultimo album del gruppo hard rock “The end machine” con George Lynch e Jeff Pilson. Tornando a “The nail”, è un album che costituisce un mix equilibrato tra Hard rock e Heavy metal, guardando sicuramente alla tradizione delle band degli anni ’80, come i Sabbath e i Judas Priest. Nonostante ciò, alcune tracce risultano molto simili, sebbene siano ben costruite ed eseguite, come “Hit & Run” e “The Nail”. Interessante è “No time to burn”, carica di energia. Sicuramente gli amanti delle ballate troveranno quello che cercano verso la metà del disco, con “Walk the line” e poi in conclusione, con “Fall back now” che è una lunga outro che trasporta l’ascoltatore verso la fine dell’album. “Soul screamer” costituisce invece una delle virate più metal del disco ed è una delle tracce che raccomando di ascoltare insieme a “Blackout” perché sia per riff, stop e sperimentazione possono avere qualcosa di nuovo da dire e di inedito da far ascoltare, rispetto al resto delle canzoni, molto più classiche. Complessivamente “The nail” è un album che si lascia ascoltare molto bene, sebbene a tratti potrebbe essere necessario qualche skip.

Vittoria Montesano

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Sabato, 07 Settembre 2024 11:21

SUNBOMB “Light Up The Sky”

SUNBOMB
“Light Up The Sky”
(Frontiers Music s.r.l.)
release: 12 - 07 - 2024
genere: hard rock / heavy metal
voto: 3,5

Line up: Tracii Guns - guitars, bass, Michael Sweet - vocals‎, Mitch Davis - bass, Adam Hamilton - drums

Tracklist: Unbreakable, Steel Hearts, In Grace We'll Find Our Name, Light Up the Skies, Rewind, Scream Out Loud, Winds of Fate, Beyond the Odds, Reclaim the Light, Where We Belong, Setting the Sail

Secondo LP per il progetto di Tracii Guns (fondatore degli LA Guns) e Michael Sweet (leader degli iconici Stryper), le due star del gruppo, coadiuvati da Mitch Davis al basso e dal polistrumentista e produttore Adam Hamilton (LA Guns, Joe 90) alla batteria, attivo anche in ambito colonne sonore. La sensazione a primo ascolto dell’album è di avere degli Stryper in versione Guns’n’Roses, e questo deriva naturalmente dalle rispettive radici dei due band leader ma le influenze che emergono a seconda dei brani sono svariate e particolari (anche molto differenti tra di loro). Arrangiamenti abbastanza lineari e allo stesso tempo coinvolgenti, esecuzione a tratti leggermente “grezza” probabilmente alla ricerca di un impatto “live” e un effetto ruvido, energico, che viene confermato dalle scelte sonore: il confezionamento finale (completato da accenni di tappeto sonoro ed effetti ad hoc) resta in linea con il tipo di concept. Il disco si apre con “Unbreakable”, brano potente dalla intro “ambientale” al riff di chitarra principale su ritmo shuffle (ce ne saranno altri) su cui si presenta la voce inconfondibile di Michael Sweet, elegante e grintosa allo stesso tempo, la quale disegna un flusso “indistruttibile”, come da titolo... “Steel Hearts”, dal groove sincopato, ci trasporta in uno scenario di luci e ombre che ci accompagnerà nel percorso, con influenze come Whitesnake e Chickenfoot e un fascinoso assolo di chitarra arabeggiante (ho sentito addirittura dei riferimenti dei fill della batteria ispirati al leggendario John Bonham): si prosegue sulla linea dell’ombra, con “In Grace We'll Find Our Name” e si prosegue con la convivenza dei contrasti tra le contaminazioni (in questo caso, la parte “dark” di Slash e di alcune ballad di Yngwie Malmsteen) con tessuti vocali in registro alto e cambi di tempo (veloci) all’interno del pezzo (lento), in vago stile progressivo. La power ballad “Light Up the Skies” (primo singolo estratto) comincia invece con un arpeggio sognante di chitarra acustica (molto “Heavy Folk” Blackmore’s Night / Black Sabbath) e si apre poi nuovamente di potenza, “riportandoci alla luce”, sopra ad un solenne ritmo della batteria, come una sorta di marcia più o meno incalzante a seconda dei momenti ma sempre presente. “Scream Out Loud”, il vero “pezzo Stryper” del disco e quello che preferisco maggiormente, è una corsa verso un urlo liberatorio sostenuta dai classici heavy powerchord, da accompagnamenti ariosi (nei ritornelli) e dall’assolo “lirico” della chitarra. Arriviamo a “Winds of Fate”, brano lento con un senso di “sospeso” (quasi mistico) a livello armonico-melodico ma anche concettuale (il destino), “Beyond the Odds”, Hard Rock tostissimo con riff e voce in stile Black Sabbath (Ronnie James Dio era...) e la suadente ballad “Where We Belong” (un’altra mescolanza di influenze in cui sento Guns’n’Roses e Skid Row, ma vagamente protrei trovarci anche Queensrÿche e Alice in Chains)... nel frattempo, “Reclaim the Light” (Mid-Speed Heavy Rock/Metal un po’ psichedelico, sempre alla Yngwie Malmsteem) ci aveva riportato al tema della luce, mentre torna lo shuffle (al pari di “Rewind”, a metà disco), con il ruvido “Setting the Sail” che conclude il viaggio ma lascia aperto il pensiero a orizzonti possibili. Da segnalare che anche le parti del basso (costantemente di supporto, presente e gradevole, mai invadente) sono state registrate da Guns (anche se Mitch Davis figura tra gli elementi della band) mentre la produzione e il mixaggio principali sono affidati sempre a Hamilton. Prodotto interessante per veri appassionati, realizzato nel segno del vero Hard Rock ed Heavy Metal (con molte sfumature), che va però ascoltato alcune volte per essere apprezzato appieno. Promosso.


Fra “ZMG”

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Giovedì, 05 Settembre 2024 16:41

CRAZY LIXX: nuovo singolo e video musicale!

Gli hard rocker svedesi Crazy Lixx sono entusiasti di svelare il loro nuovo singolo "Call Of The Wild", uscito oggi tramite Frontiers Music Srl. Il brano è accompagnato da un nuovo video musicale non ufficiale della colonna sonora, realizzato con spezzoni del classico horror/commedia sui vampiri del 1987 "The Lost Boys", con Kiefer Sutherland, Corey Haim, Corey Feldman e Jason Patric (tra gli altri).

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