Giu 15

VENUS 5 "Venus 5"

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Line up: vocals - Terese Tezzi Persson, Herma Sick, Karmen Klinc, Jelena Milovanovic, Erina Seittlari, guitars - Stefan Helleblad, Aldo Lonobile, Gabriele Robotti, bass - Dann Arisi, drums - Alfonso Mocerino, Keyboards, Piano and Electro arrangements - Antonio Agate

Tracklist: Lioness, The Simulation, Nothing But A Heartache, Bride With Blackend Eyes, Monster Under Your Bed, Inside, Tamal, Because Of You, We Are Dynamite, Save You, Bury Me

Non male l'idea all'origine della formazione di questo combo musicale, ovvero di ricreare una female band che fosse una versione metal di tanti project pop visti e sentiti (anche) nel passato. Ok, queste Venus 5 sono l'unione di cinque female vocalist provenienti da diverse pareti del globo ed ognuna con una propria esperienza musicale: Herma (dei Sick N' Beautiful), Karmen Klinc, Jelena Milovanovic, Tezzi Persson (degli Infinite & Divine) ed Erina Seitllari. Puntualizziamo che non trattasi di una all female band poiché gli altri strumentisti sono maschietti ma, il fulcro, sia visivo che vocale, è tutto al femminile. Il risultato è indubbiamente interessante, un prodotto nuovo e adeguatamente prodotto che strizza l'occhio al modern rock/metal con tinte pop ma anche sinfoniche e sorrette, comunque, da un pregevole guitar riffing in alternanza a momenti “power”. Le qui presenti donzelle posseggono tutte un'ugola eccellente ma il must sono le chorus line e i passaggi cantati all'unisono che contribuiscono a dare il giusto pathos alle armonie e alla struttura dei pezzi. Una song che accomuna metal a momenti “pop” che si riflettono nel cantato è “Bride With Blackend Eyes” ma un po' tutte le tracce hanno questa peculiarità. Abbiamo la parte più heavy che rimembra a tratti Within Temptation o Amaranthe mentre i refrain, le chorus line avviluppano l'ascoltatore in un suono d'insieme a volte elettronico e alternativo. Echi degli Smackbound della brava Netta Laurenne si sentono in alcune tracce, soprattutto in quelle più “alternative” come l'intrigante “Because Of You” ma nonostante tutto questo omonimo debut album ha le carte in regola per rapire cuori e regalare quasi un'oretta di musica energica e maliziosa al tempo stesso. Consigliato.

Roby Comanducci

Giu 05

CHAOS MAGIC "Emerge"

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Line up: Caterina Nix – vocals, Nasson – bass, vocals,  Mario Torres – guitar, Mistheria – keyboard, Carlos Hernandez - drums. Guests: Elina Siirala - vocals on “Garden of Winter”, Mistheria - piano on “Garden Of Winter”

Tracklist: Emerge, Beneath Your Skin, The Impossible, Garden Of Winter (Feat. Elina Siirala), Hearts Gone Dark, Beyond The Silence, Days Of Lions, In The Depths Of The Night, Victims Of Our Heaven, When If Not Today, What’s Your Fuel

I Chaos Magic sono un nuovo progetto proveniente dal Cile, frutto fondamentalmente della collaborazione tra il produttore e compositore Nasson, di cui vi abbiamo parlato per il suo lavoro solista uscito a inizio anno, e della vocalist Caterina Nix. I due sono stati spesso ospiti nei rispettivi lavori in passato e qui la collaborazione si rinnova, per un lavoro il cui obiettivo è la valorizzazione delle doti vocali di Caterina. La scelta è quella di proporre, in linea con i precedenti lavori, un power metal sinfonico molto attento al riffing granitico di chitarra e al lavoro di atmosfera alle tastiere, ma con una precisa strutturazione che permette a Caterina di esprimersi. Questo è ottenuto con un lavoro di cesello nella composizione che mi sento di ben valutare, perché mai forzato, che da anzi spazi ai bridge e alla forma canzone con strutturazioni abbastanza importanti. Sostanzialmente si va quindi a creare nel disco un dualismo tra le parti più sinfoniche, dove in generale il cantato è più emozionale (“Beyond the silence”) e altri episodi ove la vena più metal è preponderante (“Hearts gone dark”) ove comunque sono le prime a prevalere. Facendo una carrellata sugli aspetti tecnici del lavoro, la produzione è secondo me davvero ottima, con un ripulitura delle tracce sonore e una loro “strutturazione” ben svolta, che cattura ove necessario l’aggressività dei brani mentre altrove valorizza le sfumature armoniche a cominciare dalle tonalità della voce di Caterina. Eccellente il lavoro tecnico degli strumentisti, tutti ben all’altezza del ruolo che devono svolgere, e ovviamente notevole il lavoro alla voce di Caterina, che certo parte avendo una serie di bruni costruiti appositamente per valorizzarla, ma sa sfruttarli variando ove necessario i suoi registri: mi sento di dire che l’obiettivo del disco è centrato poiché proprio la sua linea melodica è la più significativa, quella che maggiormente colpisce. Cosa dire conclusivamente? Un disco molto ben pensato e registrato, con composizioni che certo restano nei solchi del power sinfonico e melodico, ma che sanno essere coinvolgenti e non banali, e che certamente non spiaceranno ai fan del genere. Volendo essere precisi si può pensare alla difficoltà di cogliere in sede live l’atmosfera proposta da questo lavoro, ma è un dubbio che saremmo ben felici di risolvere non appena ce ne fosse la possibilità.

Nikki