Lug 22

 

 

Line up: John Elliot – vocals, Blomman – guitar, Pontus – guitar, Ludwig – bass, Sam Samael - drums

Tracklist: So What?, Malleus, Welcome Insanity, A Beautiful Mind, Heresy, Burn 'em All, Is It Love, My Vicious Way, 509, Prominence, One For The Road

Si fa un gran parlare per questo combo svedese di sleaze rockers che, con questo disco, è al quarto full lenght album. Si vanno ad inserire quindi nel “nuovo” filone sleaze-glam che in questi ultimi anni ci sta dando discrete soddisfazioni. Non li conoscevo benissimo, lo ammetto, ma è bastato poco per capire bene la loro linea ed il loro potenziale commerciale. Il sound è un mix tra Crazy Lixx, qualcosa dei Crashdiet e, nei momenti più hard, gli Skid Row. Formazione a cinque con due axe men (forse anche esagerato per il genere) che ci servono pregevoli riff e un guitar work sicuramente valido. Da vecchio glamster non posso che apprezzare queste uscite discografiche soprattutto se, come nel caso dei Confess, trattasi di un prodottino carino ed originale; ovviamente, preciso, non stiamo gridando al miracolo, ma i cinque ragazzi in questoione ci sanno fare. Soprattutto nelle song più street metal oriented quali la veloce title track, vero martello in quanto ad energia e potenza. Notevole la forza punkeggiante della corrosiva '509' mentre la chiara scuola sleze-steet rock compare in song ammalianti come 'So What?', 'My Vicious Way', 'Malleus' rimembra invece qualcosina dei grandi Skid Row, e 'A Beautiful Mind' è cadenzata e cattiva al punto giusto. Ci sono anche momenti più “commerciali” o easy (ma mai banali o sempliciotti, attenzione!) come 'Is It Love' o 'Welcome Insanity' che si fanno apprezzare e canticchiare con piacere. L'album si chiude in bellezza con una vera arena-song, 'One for The Road' da cantare a squarciagola durante i loro live act (ma anche nel vostro salotto se vorrete...hehe). Bravi, acquisto consigliato a tutti gli amanti del buon rock'n'roll! https://www.facebook.com/confessofsweden - http://www.confess.se

Roby Comanducci

 

 

Line up: Eddie Spaghetti - lead & harmony vocals, acoustic guitar, bass, Marty Chandler - lead guitar, backing vocals, Chris Von Streicher – drums & percussion, backing vocals

Tracklist: Ain’t Gonna Stop (Until I Stop It), Getting Into Each Other’s Pants, Deceptive Expectation, You Ain’t The Boss Of Me, Bringing It Back, Play That Rock ‘ Roll, That’s A Thing, Last Time Again, Die Alone, Dead, Jail Or Rock N’ Roll, A Certain Girl, Ain’t No Day

Bene ragazzi, eccoci di fronte a questo nuovo full lenght album dei cinque rockers di Tucson, Arizona. I signori in questione sono in auge dal 1988 e di dischi ne han fatti ben undici più svariati live ed altro ancora. Non sono di primo pelo quindi. E' un periodo strano questo, di dischi come questo “PlayThat Rock'n'Roll” non ne arrivano molti (anche se c'è un nutrito sottobosco che continua imperterrito a produrre questa musica!!) e quindi è un piacere inserire il cd ed ascoltare questo minimale, sano, crudo, sporco e diretto rock'n'roll. RnR senza contaminazioni, senza particolari novità – in effetti la pecca del disco è la poca originalità delle composizioni- ma d'altronde se uno vuole suonare un rock crudo fatto di riff carichi di energia, chorus line canticchiabili davanti ad un buon boccale di birra il tutto coadiuvato da una voce essenziale e leggermente rauca del singer....il risultato è puro divertimento. Metti su la veloce 'Last Time Again' e fai casino con gli amici, questo è quello dobbiamo aspettarci da “Play That Rock'n'Roll”, disco che sicuramente non verrà ricordato nella storia come un must, anzi, però un pizzico di spensieratezza la regala. Da notare la cover del brano tratto dalla carriera solista di Mr. Michael Monroe 'Dead, Jail Or Rock N’ Roll' qui eseguito senza infamia e senza lode. Se volete una manciata di song capaci di rockare al punto giusto senza grosse pretese allora i Supersuckers fanno al caso vostro.

Roby Comanducci