Giu 13

HOUSE OF SHAKIRA “XIT”

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Line up: Andreas Novak – vocals, Mats Hallstensson – guitars, vocals, Anders Lundström – guitars, Per Schelander – bass, vocals, Martin Larsson - drums

Tracklist: Something In The Water, No Silver Lining, Toxic Train, Your Exit, Too Much Love, The Messenger, Twisted Attitude, Nowhere Bound, Chimera, Hell Or Heaven, Xit

Gli House of Shakira sono una formazione svedese proveniente da Stoccolma - in auge dal lontano 1991 - che fa un eccellente melodic hard rock. La band è composta da Andreas Novak alla voce, Mats Hallstensson chitarra e voce, Anders Lundström chitarra, Per Schelander al basso e Martin Larsson alla batteria. "XIT" è il nome del nuovo full lenght album che esce dopo il buon "Radiocarbon" (2019) e trattasi del nono disco di questi musicisti. L'album è un lavoro che mescola in maniera certosina buon hard rock con pezzi più radiofonici, più melodic rock e a tratti tendenti anche all'fm rock. Sono presenti undici tracce con un singolo d.o.c, "Something in the water", che fa capire in maniera decisa le capacità di questi ragazzi e di che pasta è fatto questo “XIT”. La voce di Andreas si eleva e ci regala ottimi vocalizzi ma sempre in modo ragionato senza oscurare la struttura musicale della canzone, il risultato d'insieme è quindi il giusto mix tra vocals e sound strumentale che si inglobano in modo chirurgico. "Toxic Train" è un classico pezzo hard rock ma con qualche sfumatura funky, molto piacevole da sentire e abbastanza originale. "Too Much Love" e "The Messenger" sono le tracce centrali del disco dove i ritmi rallentano un poco per poi aumentare con "Twisted Attitude" e "Chimera", due ottimi brani carichi di energia. Si finisce con "XIT" che da il nome a questo lavoro, una canzone che ha un'interpretazione e sonorità molto malinconiche. Gli House of Shakira escono per la Frontiers Music s.r.l e il disco in questione, per gli amanti di questo genere, è sicuramente molto interessante

Luca

 

 

Line up: Michael Sweet – lead vocals, guitars, George Lynch – lead guitars, Alessandro Del Vecchio – bass, Jelly Cardarelli - drums

Tracklist: Heart & Sacrifice, Where I Have To Go, Miracle, Leave It All Behind, You’ll Never Be Alone, After All Is Said And Done, Give Up The Night, Will It Ever Change, It’s Time To Believe, Every Day, It Rains Again, World Full Of Lies

Ed eccoci dunque a recensire il terzo capitolo del project Sweet & Lynch, band formata dall'unione di due illustri maestri del music world; Michael Sweet chitarrista ritmico e soprattutto leader e vocalist dei christian rockers Stryper e il funambolico guitar hero George Lynch dai più conosciuto per le sue gesta alla chitarra nei gloriosi Dokken (oltre ovviamente alla sua carriera solista e i -tanti- progetti con altre band e artisti...nda). Questa all stars band, questo duo, nasce nel 2015 con il debut “Only To Rise” che viene subito ben accolto dalla stampa specializzata ottenendo eccelse critiche e, cosa più importante, ottimi responsi di vendita. Adesso, come detto all'inizio, siamo arrivati alla terza uscita discografica – segno di forte affiatamento tra i due e anche ottimo responso dei fans nei loro confronti- e il sound mantiene imperterrito le linee strutturali-compositive dei precedenti lavori (sull'album ci suonano anche Alessandro Del Vecchio al basso - anche co-producer- e Jelly Cardarelli alla batteria...nda); siamo sempre al cospetto di un elegante class metal di stampo americano che prende anche spunto dalle due band madri, Dokken e Stryper, ma in più ha un tocco personale dato dalla fervide menti di questi artisti. Come i precedenti lavori il disco fila via potente, diretto, veloce e – comunque- elegantemente strutturato e suonato (non per niente abbiamo uno dei migliori chitarristi in circolazione e un vocalist ancora in formissima e dall'ugola tagliente come un rasoio). I nostri la sanno lunga su come suonare heavy rock e mantenere alto il livello di energia nell'arco di un intero ellepì. Purtroppo, però, noto una certa ripetitività nelle canzoni e la poca evoluzione rispetto i precedenti dischi. Ok...magari parlare di evoluzione non è il caso, in quanto stiamo parlando di uno stile abbastanza ferreo con linee musicali piuttosto rigide; se suoni class metal puoi certamente variare ma non devi uscire troppo “dal seminato”, non stiamo parlando di prog rock/metal advangarde o modern rock. Infatti le song si riescono bene ad identificare nel genere sopra menzionato solo che, anche se non ci si deve aspettare avanguardia musicale, un pizzico di originalità in più non avrebbe fatto male a questo “Heart & Sacrifice”. Ad ogni modo song quali “It’s Time To Believe”, l'opener “Heart & Sacrifice”, la granitica “It Rains Again”, l'hard rock cadenzato di “Will It Ever Change” o il lodevole class metal di “Miracle” faranno di sicuro la gioia di tantissimi fans. Se avete già acquistato i precedenti lavori sapete già cosa vi aspetta e andate sul sicuro!

Roby Comanducci