Lug 25

 

 

 

Line up: Sebastian Stodolak – vocals, Michał Wrona – guitar, Bartosz Ziółkowski – guitar, Jan Radosz – bass, Tomasz Sobieszek – drums



Tracklist: Perpetual Burning, Can't Stop The Rain, Everybody Needs Illusions, Zombies, A Nail In The Head, The Rider, Dark Side Of Mine, Way To The Moon, Land Of Fire, See The Light, Below, Way To The Moon (Acoustic Version) (Bonus Track Japan) 

Gli Scream Maker sono usciti da pochi giorni con l'annunciato quarto album intitolato "Land of Fire", un vero concentrato di heavy metal. La band si è formata a Varsavia in Polonia alla fine del 2010 e i membri sono Sebastian Stodolak alla voce, Bartosz Ziólkowski alla chitarra, Jan Radosz al basso, Tomasz Sobieszek batteria e il nuovo membro Michal Wrona alla chitarra. Il gruppo ha suonato oltre 300 spettacoli tra Polonia e all'estero affiancando mostri sacri come Judas Priest, Megadeth, Saxon, Slayer, Motörhead e molti altri. Si nota la loro adorazione per questo genere nella composizione, nello stile e nel songwriting che puntano ad un approccio indubbiamente heavy. Tutto questo si evince marcatamente in brani come "Zombies " con riff di chitarra molto ricercati e taglienti al tempo stesso. "A Nail in the Head" parte subito con un attacco di chitarra e batteria molto accattivante e per tutto il brano si apprezza la maestria di riuscire a mantenere sempre un alto livello di qualità ed energia. "Way to the Moon " è molto serrata come ritmo nonostante, in alcuni frangenti, dia un attimo di respiro per poi riprendere con un ritmo incalzante, una qualità e caratteristica molto cara ai gruppi storici di questo settore. In definitiva un buon disco che piacerà agli amanti del metal classico e che non faticherà a trovare nuovi estimatori.

Luca

Lug 16

 

 

 

Line up: Robin Eriksson – bass, vocals, Mats Eriksson – drums, Mikael Blanc – keyboards, Daniel Johansson - guitars

Tracklist: Big Plans, Who Are You (To Say), The Way Of The World, This Is Love, Ride Along, Free Again, Resist The Urge, Don't Be A Stranger, A Safe Place, No One, For You, Pressure

Settima uscita discografica per questi svedesi d.o.c, al secolo Degreed. In auge dal 2010 quando esordirono con il debut album "Life, Love, Loss", Robin Eriksson e soci hanno da sempre deliziato i propri fans con albums di buona caratura dediti ad un hard rock venato da – forti - tinte Aor senza però mai cadere nel suono troppo prodotto ed edulcorato; il loro stile ben si appresta ad un ascolto energico con passaggi e riff di chiaro stampo heavy rock, il tutto stemperato da un ottimo keys sound che addolcisce le composizioni non rendendole mai – però – stucchevoli. Anche questo nuovissimo “Public Address” non si discosta molto dalle precedenti produzioni ed infatti parte in 'pompa magna' con l'accoppiata “Big Plans” e la pulsante “Who Are You (To Say)” ma ci delizia con un elettrico hard anche in altri momenti quali “Ride Along”, “No One”, “For You” e la conclusiva “Pressure”. Il disco praticamente parte su stilemi sostenuti per poi, nella parte centrale, rallentare dando spazio ad atmosfere più ovattate e melodiche, “Free Again”, “Don't Be A Stranger” e “A Safe Place” e riprende “giri” nella parte finale. Il risultato è comunque interessante e il full lenght album si lascia gradevolmente ascoltare in tutte le sue parti; sicuramente le tracce più hard hanno quel tocco di originalità in più che manca nelle tracce più soft che risentono di poca incisività. Se siete amanti del genere trattasi di un prodotto indubbiamente valido.

Roby Comanducci