Line up: Myles Kennedy - vocals, guitars, Zia Uddin – drums, Tim Tournier - bass

Tracklist: Get Along, A Thousand Words, In Stride, The Ides of March, Wake Me When It’s Over, Love Rain Down, Tell It Like It Is, Moonshot, Wanderlust Begins, Sifting Through The Fire, Worried Mind

Il polistrumentista nonché singer degli Alter Bridge ma anche Slash & The Cospirators torna alla prova del secondo album da solista a breve distanza (2018) dal primo “Year of The Tiger”. Purtroppo questa recensione ho potuto scriverla solamente ora in quanto il suddetto album è in mio possesso da pochissimo tempo anche se l'uscita risale a metà 2021....ma tanté, mi cospargo il capo di cenere e snocciolo la massima “meglio tardi che mai”. Lasciando perdere le battute veniamo dunque a questo full lenght album del bravo Myles che, come ci ha abituati ormai da anni, sfoggia un'ottima interpretazione vocale, il punto forte del disco, e si diletta non poco anche con la sei corde cesellando graziosi riff e pregevoli solos. Siamo dunque al cospetto di un album di chiara impostazione blues rock con iniezioni di passaggi hard e anche atmosfere a volte country rock e persino jazz. Ma, in definitiva, è l'hard blues a farla da padrone per questo “The Ides Of March” senza dimenticare alcune “strizzate d'occhio” ad una certa west coast music di classe. Un album assolutamente godibile in ogni sua parte e capace di regalare momenti energici quanto ammalianti: superlativa la lunga (sette minuti e mezzo) title track dove il nostro si destreggia in un mix sonoro caro al grande Santana! Lodevoli i momenti “wild” con una slide guitar in gran spolvero come su “In Stride” oppure il grande pathos della conclusiva “Worried Mind”. Un disco sicuramente interessante, valido e suonato con maestria.

Roby Comanducci

Dic 31

 

 

Line up: Chandler Mogel – vocals, Andrée Theander – guitars, chorus, Linus Abrahamson – bass, Johan Ludvig Rask – drums and percussion, André Egbo – keyboards.

Tracklist: Crazy Enough, High On Deception, Disaster Mindset, In The Shade Of The Masquerade, Shadows On The Wall, Our Brightest Day, My Destination,Run Before We Walk, As Long As You Believe, Dopamine Overflow.

Ciao a tutti amici e amiche di Cathouse, avete passato bene queste festività natalizie?! Noi, non vi abbiamo abbandonato nemmeno in questa occasione. Infatti oggi vi porteremo in Svezia, coi Cap Outrun. La band nasce nel 2007 da Andrée Theander (guitars) e Erik Wiss (keyboards). Curiosità: entrambi si conobbero durante il loro percorso di studi in musica e produzione a Skara/Skövde. La band rilascia nel 2008 il primo EP autoprodotto, “Influence Grind”, prima di prendersi una pausa dalla scena musicale sino ad oggi. Infatti, “High On Deception”, è il loro album di debutto. Questa volta, però, l’obiettivo della band era di sviluppare un suono che comprendesse le loro influenza AOR e rock melodiche al rock progressivo e metal.“ High On Deception”, è stata una piacevole scoperta, ed in particolar modo mi ha colpito “In The Shade Of Masquerade” con il suo ritornello: “there’s no lies there’s no shackles in the Shade of Masquerade” è talmente bello da rimanerti in testa. “Shadows Of The Wall”, invece, con l’andamento morbido delle testiere e il suono dolce della chitarra ci introduce ad un prog rock stile Westcost, è anche la canzone più lunga all’interno dell'album. Personalmente ho trovato nei Cap Outrun una vaga somiglianza ai Toto. “High On Deception” è un album molto curato, le chitarre di Andrée Theander e le tastiere di André Egbo sono suonate con maestria, stile e raffinatezza sono le qualità che contraddistinguono questo gioiellino musicale. Se i Cap Outrun vi hanno incuriosito e volete addentrarvi nel rock progressivo, vi consiglio caldamente di ascoltarvi “High On Deception”, non ve ne pentirete.

La Glo