Line up: Paolo Cernic – vocals, Davide Falconetti – guitar, Andrea Imbergamo - guitar, piano, Andrea Cok – bass, Michael Bonanno - drums

Tracklist: Mary Jane, The Way You’re Pleased, All I Know, Never Be The Same, Outta My Head, Scars Of Love, Don’t Shoot Me, Promise, Get Us Right, In The Heat Of The Night, Song 4 You

Interessante album d'esordio per gli italianissimi 5ive Years Gone capitanati dal leader e fondatore nonché chitarrista Davide Falconetti. “Rock'n'Roll Rebirth” speriamo sia di buono auspicio sia per questa band che per tutto il panorama rock e hard rock tricolore. Ammetto, però, che in questi ultimi anni ne sono uscite di band valide che spaziano dall'heavy più pesante al rock più mainstream. I nostri sono più allineati al secondo gruppo; questi ragazzi suonano un frizzante rock attuale e moderno con venature talvolta blues oppure strizzanti l'occhio a suoni alternativi ma, soprattutto, tutte con una spiccata verve hard. Nella biografia della band si dice che questi musicisti sono stati influenzati dalle grandi arena rock band ottantiane e da un po' di punk rock. Qualcosa in effetti c'è ma soprattutto il combo in questione ha dalla sua un gradevole gusto per la canzone rock anche da vasto airplay radiofonico, ascoltatevi 'Never Be The Same' e mi saprete dire. Dove inve i 5YG “spaccano” sono le partiture più dirette e hard rock come l'opener “Mary Jane”, “Don’t Shoot Me” che è quasi street rock ottantiano o la cadenzata “Promise”. Un album sicuramente valido che potrà piacere a più “palati” musicali.

Roby Comanducci

 

 

 

Line up: Terry Ilous - lead & backing vocals, Serge Simic - lead and rhythm guitars, Fabrizio “Fab” Grossi – bass, AJ Morra - drums & percussions, Eric Ragno - hammond, wurly & rhodes, Jeff Northrup - additional guitars on “Somewhere Down The Line”

Tracklist: Believe, Shattered, Trouble, Give Me Love, Somewhere Down The Line, Rescue Me, Ordinary Man, Run Away, Long Summer Day, Rambling Man, Get It Right

Eccoci qua con questo nuovo dischetto degli ex Gang of Souls attualmente noti come Land of Gypsies capitanati da un singer e frontman d'eccezione qual'é Terry Ilous. nientepopodimeno che il singer dei gloriosi XYZ (ricordate il fantastico debut album omonimo prodotto – se memoria non m'inganna – da Don Dokken nel 1989?) ma anche -poi- dei Great White. Insieme a lui figura il nostro Fabrizio Grossi (Glenn Hughes, Supersonic Blues Machine, Eric Gale ecc...), Serge Simic alla chitarra (The Slam, Supersonic Blues Machine) e Tony Morra alla batteria. Il risultato è sicuramente interessante; un pregevole hard rock di chiaro stampo ottantiano con qualche accenno ai primi anni novanta ma coi suoni e l'arrangiamento attuali. Questo album suona come un mix tra Whitesnake, Gotthard e anche i già menzionati XYZ. Undici tracce cariche di groove e adrenalina sapientemente prodotte e aggraziate della giusta parte melodica che stempera l'heavy rock della band e a volte sfocia anche in partiture hard blues. Da menzionare l'ottima prova vocale del sempre eccelso Terry che non ha perso in smalto e soprattutto in modularità ed espressione vocale. L'album scorre via velocemente senza intoppi e riesce a regalare momenti di ottimo hard rock ma, purtroppo, gli manca il “tocco di genio”, il “guizzo di originalità” e di conseguenza le song sono tecnicamente valide ma abbastanza anonime. Peccato anche se, diciamocelo, la media di uscite discografiche fosse questa saremmo tutti stra-contenti.

Roby Comanducci