Ago 31

 

 

Line up: Chris Cadell - guitars, slide, dobro, Jimmy Reid - guitars, backing vocals, Derrick Brady - bass, backing vocals, Cassius Pereira - drums
Guest: Steve Marriner - harmonica, Jesse O’ Brien - keyboards, Hill Kourkoutis - guest vocals tracks #5

Tracklist: Leaving Trunk (Sleepy John Estes ), My Babe (Willie Dixon), Am I Wrong (Kevin Moore), One Way Out (M. E. Sehorn /E. James / S. B. Williamson), Palace of the King (Russell,Nix,Dunn), The Key (**), Too Much Alcohol (Joseph Benjamin Hutto), , Still Got The Blues (Gary Moore)

La bellissima e bionda canadese che risponde al nome di Sass Jordan ci ha regalato la sua ultima fatica in studio. Un album di cover, eccetto una 'The Key', dove la bravissima female singer da ampio sfoggio della sua ugola 'nera' che sembra arrivata direttamente dal sud del Mississipi. In auge dal 1988 con “Tell Somebody” con questo nuovo “Rebel Moon Blues” (il nono full lenght album, senza contare innumerevoli ep e compilation), la nostra ci continua a regalare intense e profonde emozioni che devono tutto alla sua timbrica calda ed ammaliante che ti penetra nell'anima. Voce che sovente può ricordare Janis Joplin, quella di Sass è capace di interpretare qualsiasi song e renderla personale con, in taluni casi, l'aggiunta di grinta ed energia. Infatti questo disco conta solo otto tracce e forse è un peccato anche se, onestamente, avremmo gradito qualche pezzo originale in più. Come dicevo è presente solo 'The Key' come brano originale e riesce a tenere il passo delle eccellenti cover del disco; brano ritmato dall'incedere tranquillo ma ricco di magia con un ottimo guitar work che insieme a eccelse chorus line, fiati e la magnetica voce di Jordan si fa amare per tutti i suoi quattro minuti di durata. Bellissima la cover semi acustica di 'Too Much Alcohol (Joseph Benjamin Hutto), dove la slide guitar è da brivido come l'interpretazione vocale della straordinaria Sass. Sorpresa è stata trovarmi per ultima nientepopodimeno che 'Still Got The Blues' del grandissimo (e compianto...) Gary Moore, qui riproposta egregiamente senza farle perdere l'immensa alchimia di classe e melodia intrinseche nella song originale. Ottimo lavoro Sass però....la prossima volta vogliamo un disco con tutte tracce nuove ed originali!!!!!

Roby Comanducci

 

 

Line-up: Ronnie Atkins – vocals, Ken Hammer – guitars, Rene Shades – bass, Chris Laney – keyboard, guitar, Allan Sørensen - drums

Tracklist: Fw30 (Intro), Future World, We Came To Rock, Love Games, Yellow Rain, Loud ´N´proud, Rodeo, Needles In The Dark, Eye Of The Storm, Long Way To Go, Mother Of All Lies, Kingmaker, Bull’s Eye, Little Drops Of Heaven, Sin-Decade. Bonus on DVD and Blu-Ray: - The videos: Little Drops Of Heaven, Mother Of All Lies, Nuclear Boomerang, My Soul To Take, A Heart Without A Home, Kingmaker, Face The World, Bull’s Eye, Last Beauty On Earth, Serpentine, Will You Still Kiss Me (When I See You In Heaven). \- Balingen Documentary - Japan Documentary - Interviews with Ronnie Atkins, Ken Hammer, Chris Laney, Rene Shades.

Dopo l'uscita dell'ottimo e ultimo full lenght album “Undress Your Madness” (trovate la recensione scorrendo indietro nella pagina, nda) i danesi in questione ci propongono questo interessante live album che riprende il loro ' Future World Live 30th Anniversary' del 2018 in onore al loro più grande capolavoro, quel “Future World” (1987) per il quale ancora adesso vengono ricordati nonostante abbiano continuato imperterriti (e con ottimi risultati) a sfornare eccellenti dischi. Infatti la tracklist qui presentata è composta da tutte le tracce di quel fatidico album da 'Future World' a 'Long Way to Go' con l'esatta sequenza presente anche su quell'album ed in più altre tracce prese da ottimi album come ' Mother Of All Lies' da “Motherland” (2013) o l'omonima del disco “Sin-Decade” (1992) e altre chicche per un totale di quindici canzoni. Sulla bravura della band è inutile dilungarci, conosciamo ben tutti la qualità tecnico-compositiva di Atkins e soci, la cosa bella è che nei dischi dal vivo si percepisce al meglio la capacità degli strumentisti e questo “Maid In Japan - Future World Live 30th Anniversary” rispecchia in toto la potenza che il gruppo in fase live sprigiona sul palco. Pura adrenalina e grinta heavy sempre però stemperata da una melodia di base che rende le loro song autentiche cavalcate pompose e dirompenti. Dobbiamo inoltre elogiare la registrazione, infatti come live non possiamo lamentarci e il lavoro fatto in produzione è stato lodevole; in questo modo abbiamo suoni puliti e la possibilità di carpire il sound di questo eccellente concerto. Interessante il formato cd + dvd dove troverete altro materiale interessante (leggete sopra nella tracklist). Un'altra opportunità per godersi dell'ottima musica che fa bene al cuore e all'anima.

Roby Comanducci