Ago 02

RIAN “Twenty Free”

Written by

 

 

Line-up: Richard Andermyr – vocals, guitars, Jan Johansson - drums, Jonas Melin - bass, Tobias Jakobsson – lead guitar

Tracklist: Stop, In The Dark, Where Do We Run, Twenty-Three, For Your Heart, We Belong, My Ocean, Body And Soul, The Passenger, Stranger To Me, Your Beauty

Amici del Cathouse, allacciate le cinture che vi portiamo a fare un giro (di nuovo) nel Mar Baltico. Oggi, precisamente, approdiamo a Stoccolma in Svezia coi Rian. I Rian da subito dimostrano una passione per gli anni Ottanta, infatti in “Twenty Three” é possibile ascoltare influenze di Bon Jovi, Dokken, Europe, Winger e White Lion. L’album è orecchiabile e scorrevole oltre ad essere un piacere ascoltarlo. “Twenty-Three” si apre con il primo singolo: “Stop” una canzone con un ritornello in grado di rimanerti in testa come un tormentone estivo passando poi per ballad e semi- ballad, come “Your Heart”, “My Ocean” dall’intro con le onde del mare e “The Passegger”. Twenty-Three è prodotto dal pluri-strumentista Daniel Flores ed è la seconda uscita discografica dopo “Out Of Darkness” nel 2017. Nel complesso questo nuovo full lenght album merita un ascolto, è un album davvero piacevole in grado di farti sognare il “Sunset Strip” degli anni d’oro, quello che per chi ha la passione per il genere sognerebbe di vivere o (ri) vivere almeno una volta. Non mi resta che augurarvi un buon ascolto, e stay rock!

LaGlo

 

 

Lug 25

 

 

Line-up: Inés Carolina Vera Ortiz – vocals, Guillermo de Medio - keyboards and programming, Nicholas Papapicco – drums, Andrea Seveso – guitars, Mitia Maccaferri - bass

Tracklist: Massive Drain, Fair War, Hunt You, Aftermath, Dance With Shades, Drown Me, If You Dare, Stain The Sea, The Bridge, Last Drink, Real

Il progetto Inner Stream nacque nel 2008 in Argentina per idea della female vocalist Inés Carolina Vera Ortiz e suo fratello. Dopo qualche cambio in line up e l'entrata del keys player e produttore Guillermo De Medio, con l'aiuto del nostrano producer e polistrumentista Alessandro Del Vecchio, ecco che vede la luce questo nuovo e fiammante full lenght album. Troviamo in queste song il giusto connubio tra nu metal, gothic rock e symphonic metal ed è soprattutto quest'ultimo genere a farla da padrone dando alle song quel tocco di pomposità e sinfonicità stemperata da ottime dosi di guitar work, il tutto avvolto da un manto eufonico e armonico creato dal keyboards sound. Indubbiamente la nota di maggior valore è la voce della brava e bella Inés che si destreggia amabilmente e con molta grinta nelle varie song; dotata di un'ugola ammaliante anche se non eccessivamente tecnica riesce a conferire carattere e il giusto appeal per “stregare” l'ascoltatore. Le tracce presenti in questo “Stain The Sea” nell'insieme danno un bel senso di completezza al disco che scivola via all'ascolto ed al termine si sente subito il bisogno di schiacciare nuovamente il tasto 'play'. Songs come l'opener 'Massive Drain', 'Aftermath' e 'Fair War' riescono bene a riassumere il lavoro che questa band ha fatto e sicuramente sono convinto che troveranno molti estimatori del loro sound!

Roby Comanducci

band info