Lug 07

 

 

Line-up: Kent Hilli - lead vocals and backing vocals, Michael Palace - all instrumentation and backing vocals

Tracklist: The Rumble (Never Say Die), Cold, All For Love, I Can’t Wait, Don’t Say It’s Forever, Miss Up To No Good, Heaven Can Wait, Does It Feel Like Love, Love Can Last Forever, Never Be Mine, Still In Love

L'ex giocatore di football e singer dei Perfect Plan, Kent Hilli, si ripresenta al pubblico con il suo primo lavoro da solista, in compagnia di un altro talentuoso musicista e songwriter, Michael Palace che qui suona tutti gli strumenti e fa le backing vocals. Il nostro bravo vocalist ci regala una lodevole prestazione canora e un insieme di song molto accattivanti e commerciali al punto giusto ma con sempre quel pizzico di hard rock melodico molto, moltissimo anni ottanta. L'album infatti rende gloria al sound zuccheroso ma elettrico di acts quali Foreigner, Survivor e Loverboy su tutti. Basta ascoltarsi l'fm rock di 'All For Love' per essere catapultati indietro di trent'anni mantenendo però sempre ben saldo un arrangiamento attuale e più moderno. Sicuramente un disco, questo “The Rumble”, che farà pensare a spiagge assolate e ai bagnini di baywatch, un concentrato di positività che sarà sicuramente la giusta medicina dopo il periodo tetro dal quale stiamo (speriamo!!) uscendo; un disco che potrete ascoltare in macchina, col vostro cellulare sotto l'ombrellone ma anche comodamente sdraiati in giardino con un drink immaginando Los Angeles e le sue bellezze. Una song che esprime in musica quanto appena scritto dal sottoscritto è la bella ' Don’t Say It’s Forever', hard rock con tinte 'pop' da vasto airplay radiofonico. Se amate già la sua band principale, i Perfect Plan, e volete un disco senza pretese ma dal carattere forte e ricco di numerosi spunti interessanti fate vostro questo “The Rumble”

Roby Comanducci

Giu 28

 

 

 

 

Line up: Billy Gibbons – lead guitar and vocals, Matt Sorum - drums, Austin Hanks – rhythm guitar and bass.

Tracklist: My Lucky Card, She’s On Fire, More-More-More, Shuffle, Step & Slide, Vagabond Man, Spanish Fly, West Coast Junkie, Stackin’ Bones, I Was A Highway, S-G-L-M-B-B-R, Hey Baby Que Paso, Desert High

Fare una recensione di un'icona del calibro di Mr. William Frederick Gibbons (al secolo Billy) è compito delicato, soprattutto se si pensa a quanto ha fatto per la musica, all'importanza di questo frontman che, all'alba di quasi settantadue anni è ancora energico e non da segni di cedimento (per fortuna!!!!) regalandoci anche il suo nuovo (e terzo) disco solista, “Hardware” appunto. Il nostro si è accompagnato con il noto drummer dei Guns (e... The Cult, Velvet Revolver, Kings Of Chaos) Matt Sorum e il bravo bass player (e chitarra ritmica) Austin Hanks. Dodici nuove tracce con solo una cover "Hey Baby, Que Paso" (The Texas Tornados) e la collaborazione con le female roots rockers Larkin Poe su 'Stackin’ Bones'. Non una nota fuori posto, tanto blues rock, boogie rock, hard rock e a tratti qualche pizzico di southern: praticamente la miscela degli ZZ Top, ma a noi va benissimo così! Il disco piace nella sua totalità, non perde mai mordente, sia nelle parti più energiche che in quelle più easy listening; si va da momenti più commerciali come la bellissima e appena menzionata 'Stackin Bones' dove le Larkin Poe contribuiscono ad abbellire anche le parti vocali con ammiccanti chorus line a brani più di 'carattere' come la rocciosa opener 'My Lucky Card'. Amiamo da sempre il “tocco” del barbuto chitarrista; in brani southern/blues rock come l'intrigante 'Step & Slide' apprezziamo non poco il suo guitar work, sempre molto frizzante come se suonasse sempre dal “vivo” e capace di ammaliare e cullare l'ascoltatore quando rallenta in slow blues quali 'Vagabond Man' o l'ultima magica 'Desert High'. Ci sono anche song più originali come ' Spanish Fly' dall'incedere cadenzato impreziosito da una serie di fraseggi e solos che si contrappongono ad un eccelso drumming del bravo Sorum. Se invece volete tornare ai tempi di “Eliminator” o “Afterburner” ascoltatevi subito la ruffiana West Coast Junkie, song assolutamente radio mainstream che in altre “epoche” avrebbe scalato le classifiche come potenziale hit. Ottimo disco, da avere e ascoltare in compagnia di una bella birra ghiacciata in questa calda estate.

Roby Comanducci

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