Line-up: Richard Andermyr – vocals, guitars, Jan Johansson - drums, Jonas Melin - bass, Tobias Jakobsson – lead guitar
Tracklist: Stop, In The Dark, Where Do We Run, Twenty-Three, For Your Heart, We Belong, My Ocean, Body And Soul, The Passenger, Stranger To Me, Your Beauty
Amici del Cathouse, allacciate le cinture che vi portiamo a fare un giro (di nuovo) nel Mar Baltico. Oggi, precisamente, approdiamo a Stoccolma in Svezia coi Rian. I Rian da subito dimostrano una passione per gli anni Ottanta, infatti in “Twenty Three” é possibile ascoltare influenze di Bon Jovi, Dokken, Europe, Winger e White Lion. L’album è orecchiabile e scorrevole oltre ad essere un piacere ascoltarlo. “Twenty-Three” si apre con il primo singolo: “Stop” una canzone con un ritornello in grado di rimanerti in testa come un tormentone estivo passando poi per ballad e semi- ballad, come “Your Heart”, “My Ocean” dall’intro con le onde del mare e “The Passegger”. Twenty-Three è prodotto dal pluri-strumentista Daniel Flores ed è la seconda uscita discografica dopo “Out Of Darkness” nel 2017. Nel complesso questo nuovo full lenght album merita un ascolto, è un album davvero piacevole in grado di farti sognare il “Sunset Strip” degli anni d’oro, quello che per chi ha la passione per il genere sognerebbe di vivere o (ri) vivere almeno una volta. Non mi resta che augurarvi un buon ascolto, e stay rock!
LaGlo