Mar 09

DEMONS DOWN “I stand”

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Line up: James Robledo – vocals, Jimi Bell – guitars, Francesco Savino – guitars, Chuck Wright – bass, Ken Mary – drums. Additional Musicians: Alessandro Del Vecchio - keyboards, guitars, backing vocals

Tracklist: I Stand, Disappear, Down In A Hole, On My Way To You, Where Will Our Tears Fall?, Book Of Love, Stranded In The Middle Of Nowhere, Follow Me, To The Edge Of The World,
Search Over The Horizon, Only The Brave

I Demons Down sono una sorta di all stars band formata da James Robledo (Sinner's Blood) alla voce, Jimi Bell (House of Lords, Autograph) alla chitarra, Francesco Savino (False Memories) chitarra, Chuck Wright (Quiet Riot, ex-House of Lords, etc.) al basso e Ken Mary (ex-House of Lords, Alice Cooper, Fifth Angel, etc.) alla batteria. Questo che stiamo recensendo e il loro album di debutto "I Stand" che sarà pubblicato dalla Frontiers Music srl ed è un ottimo concentrato di sano hard rock. Un disco con undici brani di una qualità eccelsa. "I Stand" brano che da il titolo all'album ha un sound molto accattivante e una voce molto caratteristica. "Disappear" ha un attacco di batteria che è molto coinvolgente e il brano è molto intrigante con dei riff di chitarra molto belli e posizionati nei punti giusti del brano."Book of Love" è un gran bel pezzo di puro hard rock che ti coinvolge e ti fa ballare ed è impreziosito da assoli stupendi e graffianti. "To the edge of the world" è un pezzo dove ci sono dei virtuosismi nei riff che mettono questo brano a un livello superiore, sicuramente tra i momenti migliori del disco. Per gli amanti del classico hard rock è un album da avere e poi con questi nomi/artisti che provengono da band storiche di questo genere come (House of Lords, Quiet Riot... ) beh, il buon risultato è pressoché scontato.

Luca

 

 

 

Line-Up: Adrienne Cowan - vocals and orchestration, Jack Kosto – guitars, Peter de Reyna – bass, Chris Dovas – drums, Roy Khan - guest vocals on 'This God Is Dead'

Tracklist: Wanderer’s Prayer, Gods Of Debauchery, Ghost Of Yesterday, The Cabaret Of Dreams, Succumb, In Sickness In Health, Bury You, Drum Solo, Oceans Of Time, Shadow On An Endless Sea, Dare To Live, This God Is Dead (Feat. Roy Khan), Through Lifetimes (End)

I Seven Spires escono con "Live At Progpower USA XXI". Un disco di ben 13 canzoni tratte dal live che ha visto partecipare il gruppo al ProgPower USA XXI fest Atlanta con questa formazione: alla voce Adrienne Cowan, Jack Kosto alla chitarra, Peter de Reyna al basso, Christian Dovas batteria e Roy Khan (Conception) come ospite in "This God is Dead". Partiamo proprio da questa canzone la penultima della scaletta musicale del live. Ha un inizio molto corale e solenne ma dopo inizia a spingere con tutta la parte di orchestra e le linee vocali impressionanti di questa female singer che passa da una voce pulita e potente al growl-black metal (stile Cradle of Filth) con una grande semplicità. Un disco che riesce a unire tutte le sfaccettature del metal con grande sapienza e in "Gods Of Debauchery" si nota questa abilità di riuscire a fondere tutti questi generi. "Ghost of Yesterday" è un classico pezzo sinfonico e con una “strizzata d'occhio” allo speed metal. "In Sickness, In Health" è la canzone che fa riprendere il fiato mentre "Bury you" è un altro capolavoro di questi ragazzi." Shadow on an Endless Sea" per chi ama sonorità più pesanti e cambi di voce è il connubio ideale. Un disco per chi ama il genere metal nelle sue varie sfaccettature. Ascoltatelo bene e sono convinto che vi stupirà.

Luca