POWERWOLF
“Wake Up The Wicked”
(Napalm Records)
release: 26 – 07 - 2024
genere: heavy metal
voto: 3.5
Line up: Attila Dorn – vocals, Charles Greywolf – guitars, Matthew Greywolf – guitars, Roel van Helden – drums, Falk Maria Schlegel - organo
Tracklist: Bless 'em With the Blade, Sinners of the Seven Seas, Kyrie Klitorem, Heretic Hunters, 1589, Viva Vulgata, Wake Up the Wicked, Joan of Arc, Thunderpriest, We Don't Wanna Be No Saints, Vargamor
Per chi stava aspettando un album heavy metal classico, ecco che sarà soddisfatto dai Powerwolf che hanno fatto uscire il 26 luglio il loro nuovo album “Wake up the wicked”. Una band riconosciuta come autorevole quando si parla di questo genere musicale, formatasi nel 2004, ma che non sperimenta molto in questo disco, anzi, rimane molto sulle stesse corde, in una zona di comfort. Ma questo è certamente un bene per i fidati fan che li seguono da molto tempo, perché si troveranno confortanti dalle caratteristiche sonorità della band che li farà sentire a casa! Questo album, inoltre, annuncia in qualche modo il grandissimo tour che la band farà sia in Nord America che in Europa poi, avvicinandosi veramente ai fan, quindi, con i live. Le tracce sono comunque ben eseguite e dimostrano le grandi abilità musicali, tecniche ed esecutive della band, semplicemente nel suo complesso l’album risulta privo di particolare movimento. Spiccano comunque sia il singolo “1589” che ha annunciato l’album, con una traccia ispirata a una storia vera del XVI secolo, sicuramente di portata monumentale, tratto comune dell’album, e con pause e dinamiche funzionali al racconto. Il disco si divide sostanzialmente in tracce più energiche e veloci, come l’apertura d’effetto data da “Bless ‘em with the blade” e altre più orchestrali e con una ritmica più lenta e che tende a creare più sospensioni sonore, come “Joan of Arc”. Si hanno anche tracce più conviviali, come “Viva Vulgata” che sono adattissime ai cori in previsione del tour, quando stadi e palazzetti potranno far sentire la propria voce. Insomma, si tratta di un album molto ben eseguito, dato che lo standard di partenza è molto alto e non ci si può aspettare qualcosa di deludente. È un album che si lascia comunque ascoltare, magari in un paio di riprese. Ad ogni modo la chiusura con l’ultimo brano, “Vargamor”, è certamente un coerente e oculato considerando l’intera composizione di “Wake up the wicked”. Per i fan, sono certa che questo album non sarà una delusione e per i nuovi ascoltatori sarà comunque una piacevole scoperta, a livello di fruizione sarete voi a decidere se sono stata troppo dura riguardo l’omogeneità dei brani! Per farlo, quindi, correte ad ascoltarlo, se non lo avete già fatto!
Vittoria Montesano