Set 05

FIREWIND “Firewind”

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Line up: Gus G. - guitars, Herbie Langhans – vocals, Petros Christo – bass, Jo Nunez - drums

Tracklist: Welcome To The Empire, Devour, Rising Fire, Break Away, Orbitual Sunrise, Longing To Know You, Perfect Stranger, Overdrive, All My Life, Space Cowboy, Kill The Pain

Il qui presente quarantenne Kostas Karamitroudis conosciuto da tutti come Gus G. è un eccelso e funambolico axe man della sei corde proveniente dalla Grecia e con all'attivo tantissime collaborazioni, tra cui citerei quella con Ozzy durata dal 2009 al 2017, ma anche Arch Enemy, Dream Evil, Mystic Prophecy, Nightrage, quattro album solisti e ovviamente questo dei Firewind che lo reputerei il suo progetto padre. Coi Firewind il primo album risale al 2002 (prima aveva fatto un demo nel 1998) e in circa vent'anni eccolo ancora in auge con un'ulteriore line up (...eh si......nel corso degli anni ha continuamente cambiato elementi, nda), ed un full lenght album nuovo di zecca con, tanto per cambiare, un nuovo lead vocalist. Ma tantè, siamo qui per capire la qualità di questo omonimo disco e, ammettiamolo, di classe ce n'è in abbondanza come anche energia e grinta. Questo “Firewind” è un album di heavy metal di stampo 'neoclassico' di chiara matrice eighties ed il paragone principale è l'accostamento con i primi due album di sua maestà Yngwie Malmsteen e i suoi Rising Force. Il guitar sound del buon Gus infatti è molto Malmsteeniano, dalle scale al modo di strutturare le canzoni e certe partiture care al Re Svedese. Non arriviamo ai livelli di Yngwie ma il qui presente guitar hero ha molte frecce al suo arco ed è una piacevole scoperta anche per chi, magari, finora non lo conosceva per nulla o poco. Bella anche la prova del nuovo cantante Langhans che in quanto a potenza tiene botta per tutta la durata del disco e si amalgama bene al genere proposto dando carattere ad ogni song. Il disco è quindi un robusto heavy rock-metal e già dalla 'pomposa' opener 'Welcome to The Empire' capiamo di che pasta è fatto questo lavoro in studio. La seguente 'Devour' ci ricorda proprio i Rising Force e strizza l'occhiolino a Mr. man in black, Blackmore, se valutiamo attentamente il guitar work del nostro axe man. In linea di massima tutte le tracce sono degne di nota senza cali di tono e di stile; forse un pizzico di originalità in più non avrebbe fatto male ma essendo un disco indiscutibilmente guitar oriented (perchè diciamocelo, la struttura armonico/compositiva della ritmica e le vocals con i rispettivi arrangiamenti sono li a supportare l'estro di Gus!) glielo perdoniamo. Carina, anche senza gridare al miracolo, è la lenta ' Longing To Know You', mentre echi del mitico Ronnie James Dio del periodo solista li troviamo su 'Overdrive'. Potente e martellante è 'Perfect Stranger' ma, se proprio devo scegliere la mia “preferita” opto sicuramente per il velocissimo up tempo della bella 'Kill The Pain', quasi al limite dello speed con una carica di un treno in corsa. Quindi, carissimi, se siete alla ricerca di un onesto heavy rock album molto eighties style dove impera il virtuosismo di chitarra questo disco è per voi.

Roby Comanducci

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Additional Info

  • Artist: FIREWIND
  • Genre: heavy rock - guitar oriented
  • Production by: AFM / Audioglobe
  • Voto: 3

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