Set 12

VEGA “Grit your teeth”

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Line up: Nick Workman – vocals, Tom Martin – bass, guitar, Marcus Thurston – guitars, James Martin – keyboards, Mikey Kew – guitars, Martin Hutchison - drums

Tracklist: Blind, (I don’t need) perfection, Grit your teeth, Man on a mission, Don’t fool yourself, Consequence of having a heart, This one’s for you, Battles ain’t a war, Save me from Myself, How we live, Done with me

Quello di cui sto per raccontarvi è il sesto disco dei Vega, ormai affermata band in ambito melodic Hard/AOR della scuderia Frontiers. Una band che vanta molteplici influenze e uno specifico apprezzamento a livello musicale e produttivo per i conterranei Def Leppard (con cui in passato hanno anche collaborato con ottimi esiti) e che qui si presenta con un nuovo episodio delle loro evoluzioni musicali decisamente interessante per la qualità proposta. Un disco che chiaramente propone uno stile che molto deve all’hard anni’80, e poggia su una solida struttura fatta di pathos, cori, e strutture ritmiche articolate basate sull’ottimo lavoro in fase di arrangiamento del duo alle sei corde Marcus Thurston/Michael Kew. Non mancano comunque, accanto ai classici anthem che molto devono al genere melodico (“Don’t fool yourself”) anche schemi più originali e complessi che forse risentono di qualche influenza più recente (la splendida “Man on a mission”). Su tutte le parti di cui il lavoro è composto devo dire che spicca assolutamente la linea vocale tenuta dal singer “Nick Workman”, che in ogni pezzo si ritaglia uno spazio di primo piano e detta con carisma, potenza e qualità espressiva il tono della canzone, alternando pathos (“Consequences”) a fasi più aggressive (l’opener “Blind”). In fase di produzione il disco è risultato assolutamente splendido a mio modo di vedere, come effettivamente si addice a una band che pone nel mirino il quintetto di Sheffield (i Def Leppard ovviamente!); i suoni sono ottimamente curati e si adattano assolutamente a ogni composizione, con i leggeri aggiustamenti necessari a sottolineare il passo epico/emozionale o quello più di impatto di ogni canzone. Infine, la struttura disco è ben bilanciata, tra riff e melodie unite a parti dove l’influsso hard/’eavy è maggiore. Si capisce comunque come l’attenzione della band si sia maggiormente fissata sul creare un lavoro emozionante e coinvolgente a livello interiore, e in questo senso è stato orientato il lavoro compositivo. Si tratta tuttavia di un impegno portato a termine con stile e originalità, sebbene ben rimanendo entro uno stile molto classico. Mi piace tuttavia notare come le parti più coinvolgenti e riuscite non risentano affatto di un eccesso di citazionismo e riescano invece a ritagliarsi una propria identità senza problemi; mi viene in mente l’interessante digressione melodica di “Battles ain’t a war”. Concludo affermando senza timore che si tratta di un ottimo lavoro che tutti gli appassionati di AOR come di classico Hard Rock ottantiamo. Il disco, in uscita nei giorni scorsi, voleva probabilmente portare a un tour live che per i noti fatti di questi giorni probabilmente ritarderà, ma per quanto sia necessario aspettare, consiglio a tutti di attendere. Buon ascolto.

Nikki

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Additional Info

  • Artist: VEGA
  • Genre: hard rock
  • Production by: Frontiers Records
  • Voto: 3.5

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