Giu 01

BLOODY HEELS “Rotten Romance”

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Line up: Valts Berzins (Vicky White) – vocals, Haralds Avotins (Harry Rivers) – guitars, Gunars Toms Narbus (Gunn Everett) – bass, Gus Hawk (Gustavs Vanags) – drums

Tracklist: Dream Killers, Rotten Romance, The Velvet, Distant Memory, Hour Of Sinners, Mirror Mirror, When The Rain And I Meet, Crow’s Lullaby, Burning Bridges, Angels Crying, Oblivion

Bene, bravi, bis, tris...quaterna......hehehe.... A parte gli scherzi, i qui presenti rockettari lettoni, giunti appunto alla loro quarta prova su disco (esordirono con l'EP "Summer Nights" nel 2014), hanno indubbiamente cesellato una serie di song al di sopra della media asfaltando letteralmente uscite discografiche -magari più famose o popolari al grande pubblico- come l'ultimo HCSS, e credo che come inizio recensione questa affermazione la dica lunga sul valore di questo combo di street rockers. Eh si, Valts e soci hanno dalla loro la freschezza del modern rock, l'attitudine e la sfacciataggine dello street metal ottantiano e la capacità compositiva di miscelare un sound potente come gli Skid Row di “Slave to the Grind” a momenti più catchy in stile Swedish Erotica e qualcosa dei primi Hardcore Superstar, il tutto condito da una dose di new romantic sound che fa breccia tra le song e condisce alcuni momenti più intimisti e ammalianti. Se prendiamo quest'ultima considerazione allora catapultatevi su “The Velvet” e capirete quanto appena scritto dal sottoscritto. Echi di HCSS si sentono nella title track ma, attenzione, i Bloody Heels non devono niente a nessuno e le tracce sprizzano originalità e carisma donando la giusta “commerciabilità” accompagnata da un guitar work tagliente e granitico, menzione particolare quindi per il bravo chitarrista Haralds Avotins. Molto difficile trovare le 'top songs'; l'album è un summa di “suoni e colori” che vanno ascoltati tutti d'un fiato. Sicuramente il potente street metal di “Dream Killers”, “Hour Of Sinners” o “Angels Crying” dimostra le capacità dei qui presenti ragazzi che, in contrapposizione, riescono a strizzare l'occhio a sonorità più eufoniche ma mai banali o edulcorate, tutt'altro. Su questo fronte troviamo le belle ”When The Rain And I Meet”, “Oblivion“ e la già menzionata “The Velvet”. Molto interessante anche l'interpretazione vocale del singer che dona colore e calore, ascoltatevi bene come canta nella conclusiva “Oblivion”. Band così sono la conferma che questo genere non è per niente morto, andrebbe solo valorizzato e “pompato” a dovere. Brava la Frontiers nel credere in loro e voi tutti affrettatevi e procuratevi una copia del loro cd, va collezionato, non downloadato!!!

Roby Comanducci

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Additional Info

  • Artist: BLOODY HEELS
  • Release Date: Venerdì, 10 Giugno 2022
  • Genre: street rock
  • Production by: Frontiers Music s.r.l.
  • Voto: 4.5

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