Apr 21

JOE SATRIANI “The Elephants of Mars”

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Line up: Joe Satriani - guitars, keyboards, Kenny Aronoff – drums, Bryan Beller – bass, Rai Thistlethwayte – keyboards, Eric Caudieux – keyboards, Ned Evett - spoken word

Tracklist: Sahara, The Elephants of Mars, Faceless, Blue Foot Groovy, Tension and Release, Sailing the Seas of Ganymede, Doors of Perception, E 104th St NYC, Pumpin’, Dance of the Spores, Night Scene, Through a Mother’s Day Darkly, 22 Memory Lane, Desolation

Ed eccolo qua, a distanza di due anni dall'ottimo “Shapeshifting”, il Maestro Satch torna al full lenght album; come sempre un album strumentale ricco di mille sfaccettature, mille colori, un turbinio di suoni e eufonie a profusione. Non sto a dilungarmi su Satriani, credo onestamente che tutti, ma proprio tutti sappiate chi sia: lui è il Maestro, uno dei più grandi guitar hero esistenti, in grado di ammaliare con le sue abilità milioni di fans e indottrinare migliaia di musicisti e aspiranti tali. Il nostro lo troviamo in perfetta forma con questo ultimo lavoro in studio: trattasi di un album più introspettivo, più cervellotico, più complesso, se vogliamo, di altri suoi album. Complessità che però non vuole dire maggior tecnica...tutti i dischi di Joe sono un concentrato di tecnica superlativa; per complesso intendo un album di meno facile assimilazione rispetto ad altri anche rispetto al penultimo “Shapeshifting”. “The Elephants of Mars” è un concentrato di stili che pone in evidenza la parte più progressiva e sinfonica del chitarrista coadiuvata da una tecnica fantascientifica che però viene sempre stemperata da un forte groove. Ascoltate ben bene “Pumpin'” e mi saprete dire. La stessa title track che alterna ritmi heavy rock a momenti eterei creati da tastiere e altri “suoni campionati” o la melanconica e melodica “Faceless” ma anche l'eclettica “ Through a Mother’s Day Darkly” stanno a dimostrare la varietà di questo album. Ogni traccia è un mondo fatto per essere esplorato comodamente seduti sul divano con luce soffusa e liberi di volare e navigare con la mente ed il pensiero. Unico “neo” è che in questo lavoro manca la song “fun” come potevano essere “The Phone Call”, “Summer Song”, “Satch Boogie”, “Up In TheSky” o “Nineteen Eighty”, quelle strumentali che fanno ballare e saltare come grilli, da sempre patrimonio della scuola “Satriani”, ma questo, come detto sin dall'inizio, è un disco più introverso e, forse, anche per questo motivo, più incline a palati raffinati. In ogni caso, grande, grandissimo Satch!

Roby Comanducci

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Additional Info

  • Artist: JOE SATRIANI
  • Release Date: Venerdì, 08 Aprile 2022
  • Genre: guitar
  • Production by: earMUSIC
  • Voto: 4

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