Roberto

Roberto

Ott 05

ENUFF Z'NUFF “Brainwashed Generation”

 

 

Line-up: Chip Z’nuff – bass, vocals, Tory Stoffregen – guitars, Alex Kane – guitars, Dan Hill – drums. Special guests: Mike Portnoy - Ringo / Beatles replica kit by TAMA - Track 5, DAXX “Cheap Trick” Nielsen - Drums tracks 2, 4, 7, 9, Steve Ramone - Guitar tracks 2, 8, Tony Fennell - Guitar track 3, Joel Norman - Piano track 1, Brian Ray - Guitar track 8, Ace Frehley - Inaudible lead guitar track 7

Tracklist: The Gospel, Fatal Distraction, I Got My Money Where My Mouth Is, Help I’m In Hell, It’s All In Vain, Strangers In My Head, Drugland Weekend, Broken Love, Go…, Winding Road

Ed ecco qua il nuovo album degli Enuff' Z'nuff, o meglio della band del vocalist e bass player Chip, unico membro rimasto della line up originale. Ma questo non sarebbe neanche un male (visto che è il co-fondatore insieme a Donnie Vie nel 1983 di questa band), il “problema” - se lo vogliamo catalogarlo come problema - è che il buon Chip continua sempre a fare buona musica ma si sta letteralmente trasformando in un concentrato di pop music, Beatles sound a manetta e qualche riff di chitarra tanto per ricordare che una volta erano un'eccellente combo di sleaze rock'n'roll. Non sto nemmeno a scomodare l'omonimo debut album di 31 anni fa che li catapultò in vetta alle classifiche di tutto il mondo con pezzi quali 'Fly High Michelle' e nemmeno altri buoni dischi nel corso degli anni; questo “Brainwashed Generation” esce a due anni dal penultimo “Diamond Boy” ed è ancora più “leggero e soft” di quel disco. Non voglio però che fraintendiate la commerciabilità e il suono pop oriented come sinonimo di scarsa qualità, no no....Mr. Chip e la band riescono comunque a creare (alcune) song dal forte appeal, ascoltatevi 'It's All in Vein' e capirete. La capacità nel creare momenti degni del nome che portano c'è però manca la componente hard rock o perlomeno qualcosa che li faccia amare anche per eventuali scariche di adrenalina e non solo per song discrete ma comunque prive di mordente. Alcune eccezioni ci sono (una l'ho appena menzionata) e l'altra potrebbe essere 'Winding Road' dove si torna a rockare con maggiore grinta. Avrete notato la moltitudine di ospiti presenti in quest'album, un notevole spiegamento di forze che, però, ha dato i suoi frutti solo nella bella (forse la top song) 'Drugland Weekend' dove l'anima del loro vecchio street rock torna a pulsare e il tutto viene impreziosito da un eccelso solo di chitarra di Mr. Ace Frehley. Cosa dire, un album che i fans sfegatati compreranno sicuramente ma che difficilmente farà acquisire agli Enuff nuovi adepti e amanti del loro (attuale) sound.

Roby Comanducci

Feb 19

CHEZ KANE

I fan dell'hard rock anni '80 non possono perdersi l'uscita dell'omonimo self titled album di Chez Kane prodotto da Danny Rexon dei Crazy Lixx, uscita prevista per il 12 Marzo. Ascoltatevi il secondo singolo estratto dall'album "Rocket On The Radio". 

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Feb 19

GARY HUGHES

Uno dei più grandi cantanti e cantautori della scena melodic-rock britannica, Gary Hughes, pubblicherà il suo nuovo album solista "Waterside" il 12 Marzo. Ascoltatevi questa nuova traccia "Electra-glide" estratta dal new album.
 
Feb 19

VIRTUAL SYMMETRY


I maestri italo-svizzeri del progressive metal VIRTUAL SYMMETRY hanno appena pubblicato il video del nuovo singolo “Safe”. La canzone è tratta dal secondo album “Exoverse” uscito il 30 giugno 2020.
 
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Album available on Spotify
 
“Exoverse” è il loro primo concept album e narra la storia di un eroe alla scoperta di sé stesso attraverso un viaggio verso una dimensione al di là dell'universo conosciuto.
Ott 09

DIVIDED “Behind Your Neon Eyes”

 

 

Line up: Brother Belmont - lead vocals, psyKlone - guitars, programming, Void – guitars, Sol – bass, Stalkher Jr. - drums

Tracklist: Descent, Roll Out, Don't Turn Away, [futurenation], Meteorite (feat. Björn “Speed” Strid - Soilwork / The Night Flight Orchestra), Follow You, Space Samurai, The Last Starfighter, Teknoskeptic, Beam Me Up, Until The Stars Turn Cold (feat. Flo V. Schwarz - Pyogenesis)

Particolari, senza ombra di dubbio. Sicuramente una novità (abbastanza) originale e “fuori dagli schemi” in un periodo ricco sicuramente di ottime uscite discografiche ma che langue di estrosità e novità (a parte certi gioiellini come “Smackbound”, l'ultimo degli In This Moment, Me And That Man....e qualche altro titolo, nda). Ecco dunque dall'Ungheria il secondo full lenght album di questi ragazzi sicuramente vogliosi di miscelare e mixare diversi generi per ottenere un sound accattivante. La cosa interessante è che i nostri miscelano sapientemente passaggi pop e addirittura tecno a riff metallici e uniscono il new modern rock anni 2000 ai grandi acts dell'hair metal anni '80, Def Leppard su tutti. E sono infatti reminiscenze del “Leopardo Sordo” che saltano subito all'orecchio nella commerciale e danzereccia hit single '[futurenation]', brano assolutamente creato per far colpo su un pubblico giovane e voglioso di saltare! Simpatica l'iniziale 'Descent' che su una base street rock ci infila qualche passaggio dance ma non preoccupatevi, il tutto viene adeguatamente dosato e calibrato. Se volete invece rockare vi lascerei in compagnia delle belle 'Roll Out', 'Don't Turn Away' e 'The Last Starfighter' che strizzano l'occhio alle più moderne produzioni di Reckless Love, Crazy Lixx et similia. Un ospite illustre, Björn “Speed” Strid (Soilwork / The Night Flight Orchestra) ha prestato la sua voce nell'interessante 'Meteorite', un rock sicuramente ammaliante e furbo, capace di dare la scossa ma anche predisposto per possibili passaggi radiofonici. Pulsante diretta e velocissima (parte con un urlo 'banzaiii'...nda) l'eclettica 'Space Samurai' che alterna momenti quasi speedy ad altri più tranquilli (con tanto di vocina femminile orientale filtrata). Arriviamo quindi al momento dove i nostri osano di più e parliamo di 'Teknoskeptic', un mix potente tra musica tecno e riff metallici; risultato buono anche se molto lontano da perle mixate e suonate dai leggendari Killing Joke, vi ricordate “Millenium” dal disco (capolavoro) “Pandemonium” del 1994? L'album si chiude con la lenta 'Until The Stars Turn Cold' con alla voce un altro ospite Flo V. Schwarz dei Pyogenesis. Comunque sì, questo giovane combo di musicisti riesce ad incuriosire e a tratti anche a colpire nel segno. Interessante lavoro!

Band link

Roby Comanducci