
Luca
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Line up: Andreas Novak – vocals, Mats Hallstensson – guitars, vocals, Anders Lundström – guitars, Per Schelander – bass, vocals, Martin Larsson - drums
Tracklist: Something In The Water, No Silver Lining, Toxic Train, Your Exit, Too Much Love, The Messenger, Twisted Attitude, Nowhere Bound, Chimera, Hell Or Heaven, Xit
Gli House of Shakira sono una formazione svedese proveniente da Stoccolma - in auge dal lontano 1991 - che fa un eccellente melodic hard rock. La band è composta da Andreas Novak alla voce, Mats Hallstensson chitarra e voce, Anders Lundström chitarra, Per Schelander al basso e Martin Larsson alla batteria. "XIT" è il nome del nuovo full lenght album che esce dopo il buon "Radiocarbon" (2019) e trattasi del nono disco di questi musicisti. L'album è un lavoro che mescola in maniera certosina buon hard rock con pezzi più radiofonici, più melodic rock e a tratti tendenti anche all'fm rock. Sono presenti undici tracce con un singolo d.o.c, "Something in the water", che fa capire in maniera decisa le capacità di questi ragazzi e di che pasta è fatto questo “XIT”. La voce di Andreas si eleva e ci regala ottimi vocalizzi ma sempre in modo ragionato senza oscurare la struttura musicale della canzone, il risultato d'insieme è quindi il giusto mix tra vocals e sound strumentale che si inglobano in modo chirurgico. "Toxic Train" è un classico pezzo hard rock ma con qualche sfumatura funky, molto piacevole da sentire e abbastanza originale. "Too Much Love" e "The Messenger" sono le tracce centrali del disco dove i ritmi rallentano un poco per poi aumentare con "Twisted Attitude" e "Chimera", due ottimi brani carichi di energia. Si finisce con "XIT" che da il nome a questo lavoro, una canzone che ha un'interpretazione e sonorità molto malinconiche. Gli House of Shakira escono per la Frontiers Music s.r.l e il disco in questione, per gli amanti di questo genere, è sicuramente molto interessante
Luca
Line up: Alessandro Schümperlin - vocals, backing vocals, programming, loops, synth, composer, producer, Chiara Manese - vocals, backing vocals, composer, Antonino Sidoti - guitars, synth, composer, Bruno Tortora - bass, editing, Stefano Morelli - drums
Tracklist: Premonition, Alpha, Seele, Auspizium, Wie Geht Es Dir (Traum), Deviation Into Exit, Du Bist Nicht Da, Alchemical Passion, Schatten, Wrong Soul, Verdammter Traum
Il 12 maggio è uscito il nuovo lavoro – il quarto - dei Blut, eccellente combo di musicisti made in Italy. Il progetto e la band stessa sono il frutto della fervida mente dell'artista Alessandro Schumperlin che inserisce nel suo songwriting e nelle composizioni un elegante mix di suoni e stili su base heavy ma che spaziano fino all'industrial, al gothic rock e addirittura strizzano l'occhio a momenti dark, il tutto calibrato con sapiente maestria e con un risultato finale decisamente intrigante. Oltre ad Alessandro Schumperlin troviamo alla seconda voce, la brava Chiara Manese che contribuisce non poco alla riuscita di questo album. “Traum” consta di ben undici tracce con sonorità molto intense e cupe e con chorus line ad effetto impreziosite dall'alternanza dei due vocalist in momenti decisamente ricchi di pathos che sfiorano quasi l'opera e frangenti granitici e poderosi con cantato in growl!!!! Un album di sicuro interesse per gli amanti dell'industrial e delle ambientazioni gotiche ma in grado – anche - di farsi apprezzare da un più vasto pubblico. Una nota particolare voglio darla ai tre brani cantati in tedesco, "Wie geht es dir", "Du bist nicht da" e "Schatte", a mio modestissimo parere le vere chicche dell'intero lavoro, espressive, esclusive e di grande effetto. Inutile girarci intorno, noi italiani, quando vogliamo, sappiamo far bene anche nel settore rock, e i Blut sono qui per dimostrarlo! Band info: https://blutband.com
Luca
Line up: Mirka Rantanen - drums
Tracklist: Alive And Kickin ft. Girish Pradhan, 2. Keep On Shining ft. Jeff Scott Soto, Holdin' The Gun ft. Santiago Ramonda, The War Is Over ft. Mark Boals, Nine Lives ft. Mr. Lordi, All I Need ft. Pinja, Truth Or Consequences ft. Jay Lewis, Death Makes No Sound ft. Antony Parviainen, Is It Any Wonder ft. David Readman, The Beast ft. Sevi, Fix ft. Peter James Goodman, Heavy Fire ft. Rafael Castillo, Sunrise ft. Bernie Shaw, Edge of Destiny Ft. Ilkka Keskitalo - Bonus Track Digital
"Lost Behind the Mask" è il secondo album di questo progetto mastodontico di Mirka Rantanen batterista dei ( King Company ). In questo progetto fanno parte tantissimi guest tra cui membri dei Lordi, Pink Cream 69, Uriah Heep, Sons of Apollo, Girish and the Chronicles, Ring of Fire e molti altri. Tredici brani di puro ed energico hard rock. "Alive and Kicking" è la traccia di apertura e si capisce subito lo scopo di questo progetto che è dar lustro a questo genere. "Holdin' the Gun" è un bel pezzo dove oltre ad essere impreziosito da pregevoli solos di chitarra la voce del cantante è veramente azzeccata e potente, soprattutto nelle parti più acute. Su "Nine Lives" si nota subito la voce del frontman dei Lordi e infatti questo pezzo è molto simile al sound di questa band, sembra quasi estrapolato da uno dei loro dischi. "All I Need" è un brano lento ed è di un'interpretazione e bellezza che da i brividi, intenso e sicuramente d'effetto. Questo progetto Finlandese è molto interessante ed è bello anche grazie a tutte le influenze dei vari ospiti che hanno partecipato. Do un voto alto per la bellezza e capacità di Mirka nell'aver avuto la bravura di creare un'alchimia molto strutturata per tutto il lavoro senza cadute di tono.
Luca
Line up: Joe Vana – lead vocals, Sven Larsson – guitars, Mitia Maccaferri – bass, Alessandro Del Vecchio – keyboards, Mirko De Maoi – drums. Guest Musicians: Tommy Denander, Christopher Börjars, Stefano Lionetti, Vivien Lalu, Stefano Mainini, Pete Alpenborg - Additional Keyboards
Tracklist: And Now The Magic Is Gone, The Rules Of The Heart, I Won’t Walk Away, The Mistakes We Make, These Times Are For Heroes, Your Walls Are Crumbling Down, Everlasting, Falling, Endless Days,, Living In Fear, Your Way
Il 21 aprile è uscito il nuovo disco dei Mecca intitolato "Everlasting". Il gruppo capitanato dal vocalist Joe Vana torna al full lenght album dopo sette anni riproponendo un sound di classico e melodic AOR. Undici tracce molto orecchiabili e piacevoli aggraziate da una struttura nelle canzoni molto accurata. "And now the magic is gone" è la traccia di apertura del disco e già si capisce il gran lavoro e impegno che questi musicisti hanno messo - in particolare - negli arrangiamenti e nel posizionare chorus line ad effetto nelle parti più importanti delle song. Con "The mistakes we make" oltre a un salto nel passato si sente l'imprinting che Jim Peterik dei Survivor ha avuto su Joe Vana quando era in giovane età. Viceversa su "Living in fear" carpiamo qualcosa dei Toto ma il tutto viene sempre stemperato da un proprio stile musicale che i Mecca, oramai, ci propongono da diverso tempo. Un disco di buona fattura e capacità artistiche non indifferenti.
Luca
Line up: Mike Tramp – vocals, Marcus Nand – guitars, Claus Langeskov – bass, Alan Tschicaja – drums, Sebastian Groset – keyboard, Christoffer Stjerne – harmonies
Tracklist: Lady Of The Valley, Little Fighter, Broken Heart, Love Don't Come Easy, Hungry, Cry For Freedom, Going Home Tonight, Wait, All The Fallen Men, Living On The Edge, Tell Me,
When The Children Cry
Mike Tramp esce con questo nuovo full lenght album "Songs of White Lion" che altri non è che una personale rivisitazione di alcune tra le più belle song incise nel periodo d'oro del “Leone Bianco”. Come ha citato lo stesso Mike alla presentazione del disco è un “suo personale modo “ di ricantare con lo spirito attuale e quindi la sua attuale voce che, ovviamente, non è più quella di 40 anni fa, e il “piglio” giusto per rielaborare queste piccole gemme musicali. Il disco è composto da ben dodici tracce che non hanno bisogno di presentazioni, soprattutto per i fans della band madre e il ri-arrangiamento risulta esser stato fatto nel migliore dei modi; questo grazie ad eccelsi musicisti che hanno accompagnato Tramp in questa avventura. Come non rimanere piacevolmente colpiti dall'esecuzione di perle quali "Lady of the valley", "Little fighter", "Broken heart", "Hungry" ma anche "Wait" e "When the children cry". Sicuramente è un disco di cover, è vero, ma tutte le song hanno una “presa” diversa dalle originali pur non discostandosi, ovviamente, dalla linea musicale di base. Un album ben studiato e molto orecchiabile e citerei l'interpretazione di "Living on the edge" come uno dei punti forti. Nell'insieme è molto gradevole all'ascolto e finite le tracce viene subito voglia di schiacciare ancora 'play' e riascoltare tutto dalla prima song.
Luca
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