Set 23

ARIES DESCENDANT “From the asces of deceit”

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ARIES DESCENDANT
“From the asces of deceit”
(Frontiers Music s.r.l.)
release: 18 – 10 – 2024
genere: epic metal
voto: 3.5

Line-up: Jonah Weingarten - keyboards and orchestration, Nicklas Sonne - vocals, guitars and bass, Guest musician: Tina Guo - in “The Heart of the Forest”

Tracklist: From The Ashes Of Deceit, Aflame The Cold, Oblivion, Symphony Of Demise, Moira, Downfall, Renewal Of Hope, Mechanical Ascendance, Echoes Of Betrayal, The Heart Of The Forest (Feat. Tina Guo on Cello)

Quando si dice che due è meglio di uno, beh ci sono casi in cui due sono meglio di un orchestra intera: gli Aries descendent, ovvero Jonah e Nicklas, dimostrano proprio questo. Quanto la competenza musicale unita alla moderna tecnologia possa richiamare a sé i suoni del mondo, di un intera orchestra e della natura. Non dimentichiamoci il metal, caro santo e onnipresente metal nei nostri cuori, chitarre potenti e doppie casse agguerrite si mischiano al velato cinguettio di violini e pianoforti. E con solo 4 mani! Jonah Weingarten dichiara: questo album è nato da una grande amicizia che si è formata tra noi e da decenni di esperienza combinata nell'industria musicale. Aries Descendant riguarda il superamento delle lotte personali trasformandole in arte. Jonah ha iniziato la sua carriera con la band progressive metal internazionale Pyramaze. Nel corso degli anni, ha collaborato con artisti come Dave Ellefson (Megadeth), James Murphy (Testament, Death), Matt Barlow (Iced Earth) e molti altri, rimanendo comunque membro a tempo pieno dei Pyramaze dal 2002 e nel 2020. Oltre a tutto il suo lavoro nel mondo del metal/rock, Jonah è anche un affermato compositore di film indipendenti, colonne sonore di videogiochi, inni di squadre sportive e musica per trailer epici. Nicklas Sonne, invece, ha iniziato la sua esperienza musicale come batterista prima di passare alla chitarra e infine diventare un cantautore in una serie di progetti metal e hard rock. La sua lunga carriera ha incluso tour internazionali in posti come il Giappone e l'apertura di concerti per pesi massimi del metal tra cui Metallica e Rammstein. Uniti da una visione comune, Jonah e Nicklas hanno deciso di intraprendere un viaggio musicale rivoluzionario, dando vita al fenomeno che è Aries Descendant. “From The Ashes Of Deceit” é un po Jack Sparrow e un po Batman ma risulta una intro molto piacevole, che regala la scena a: “Aflame The Cold”, middle time aggressiva dove la voce entra morbida e cresce assieme alle chitarre con molto garbo, piano piano, prevalgono su archi e pianoforti; la voce che alterna gutturale e tecnicismi notevoli per inserirsi perfettamente in quell'angolo buio tra metal e lirica. Assolo power metal per antonomasia. “Oblivion” inizia sorniona, con passaggi lenti e sonorità quasi catartiche. Ritornello epico per eccellenza, bellissimo connubio chitarre e violini in alternanza con una doppia cassa potente ma discreta. “Symphony Of Demise” cambia gli equilibri dando maggiore risalto alla parte metal: chitarre e batteria prendono decisamente il sopravvento continuando sempre ad avere grande rispetto per la lirica, che segue con garbo l'evoluzione sonora tra ritornello e strofa. Sicuramente una delle canzoni più incisive del disco. “Moira” torna a un middle time consono a tutto il disco ma con una intenzione molto più incisiva: voce e chitarre sono più aggressive ma anche generose nel lasciare il via libera ai synth in certe parti. Un'alternanza molto potente che sfocia in un unisono veramente interessante per tutto l'ultimo minuto, voci chitarre e violini si intersecano in maniera sublime in una ballata melanconica mista a rabbia e passione. “Downfall” aumenta i giri mantenendo una ritmica molto decisa e granitica, voce più pop sulla strofa mentre il ritornello sembra un musical di Andrew Lloyd Webber. Ritmo più cadenzato per “Renewal Of Hope” canzone molto più diretta e lineare, forse in mezzo a tanti cambi di tempo e intenzione, suona un po' come una boccata d'aria fresca. Un piccolo inno al quale sono stati tolti un po' di fronzoli e data una linea retta e decisa. Ottimo! Continuiamo come la precedente, dando un tocco di pop a un canovaccio già sentito, anche questa “Mechanical Ascendance”, risulta più lineare e spinge sulle chitarre anche più di prima, accostando proprio la lirica con mano forte e decisa, prendendone il sopravvento. Ora immaginiamo un pianoforte sopra un palco e un drappo rosso che si apre davanti a un pubblico silenzioso: “Echoes Of Betrayal” inizia così. Poi dagli spalti in fondo accade qualcosa: delle potentissime chitarre entrano decise dalla galleria e rapiscono la voce che improvvisamente diventa parte integrante come avesse la sindrome di Stoccolma, si innamorano gli uni degli altri in un escalation di suoni poderosi. Notevole! “The Heart Of The Forest” riesce a unire tutti i suoni della natura regalando un pizzico di nostalgia all'interno dei vari saliscendi della melodia. Giorni assolati e temporali; chiudendo gli occhi si vedono perfettamente. Nell'insieme, un progetto che, se non fosse confezionato da sole due persone, passerebbe un po più anonimo ma che conoscendone la costruzione risulta davvero notevole. Prendendo in esame solo le canzoni però, appare vagamente già sentito, nonostante delle intuizioni stilistiche davvero incisive. C'è da lavorare ma il bimbo cresce bene.

Iven

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Additional Info

  • Artist: ARIES DESCENDANT
  • Release Date: Venerdì, 18 Ottobre 2024
  • Genre: epic metal
  • Production by: Frontiers Music s.r.l.
  • Voto: 3.5

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