Roberto

Roberto

Giu 01

BLOODY HEELS “Rotten Romance”

 

 

 

Line up: Valts Berzins (Vicky White) – vocals, Haralds Avotins (Harry Rivers) – guitars, Gunars Toms Narbus (Gunn Everett) – bass, Gus Hawk (Gustavs Vanags) – drums

Tracklist: Dream Killers, Rotten Romance, The Velvet, Distant Memory, Hour Of Sinners, Mirror Mirror, When The Rain And I Meet, Crow’s Lullaby, Burning Bridges, Angels Crying, Oblivion

Bene, bravi, bis, tris...quaterna......hehehe.... A parte gli scherzi, i qui presenti rockettari lettoni, giunti appunto alla loro quarta prova su disco (esordirono con l'EP "Summer Nights" nel 2014), hanno indubbiamente cesellato una serie di song al di sopra della media asfaltando letteralmente uscite discografiche -magari più famose o popolari al grande pubblico- come l'ultimo HCSS, e credo che come inizio recensione questa affermazione la dica lunga sul valore di questo combo di street rockers. Eh si, Valts e soci hanno dalla loro la freschezza del modern rock, l'attitudine e la sfacciataggine dello street metal ottantiano e la capacità compositiva di miscelare un sound potente come gli Skid Row di “Slave to the Grind” a momenti più catchy in stile Swedish Erotica e qualcosa dei primi Hardcore Superstar, il tutto condito da una dose di new romantic sound che fa breccia tra le song e condisce alcuni momenti più intimisti e ammalianti. Se prendiamo quest'ultima considerazione allora catapultatevi su “The Velvet” e capirete quanto appena scritto dal sottoscritto. Echi di HCSS si sentono nella title track ma, attenzione, i Bloody Heels non devono niente a nessuno e le tracce sprizzano originalità e carisma donando la giusta “commerciabilità” accompagnata da un guitar work tagliente e granitico, menzione particolare quindi per il bravo chitarrista Haralds Avotins. Molto difficile trovare le 'top songs'; l'album è un summa di “suoni e colori” che vanno ascoltati tutti d'un fiato. Sicuramente il potente street metal di “Dream Killers”, “Hour Of Sinners” o “Angels Crying” dimostra le capacità dei qui presenti ragazzi che, in contrapposizione, riescono a strizzare l'occhio a sonorità più eufoniche ma mai banali o edulcorate, tutt'altro. Su questo fronte troviamo le belle ”When The Rain And I Meet”, “Oblivion“ e la già menzionata “The Velvet”. Molto interessante anche l'interpretazione vocale del singer che dona colore e calore, ascoltatevi bene come canta nella conclusiva “Oblivion”. Band così sono la conferma che questo genere non è per niente morto, andrebbe solo valorizzato e “pompato” a dovere. Brava la Frontiers nel credere in loro e voi tutti affrettatevi e procuratevi una copia del loro cd, va collezionato, non downloadato!!!

Roby Comanducci

“Radiance" è il primo singolo del nuovo album dei The Dead Daisies, in uscita ad Agosto.  La band ha scritto e registrato negli ultimi due mesi a Los Angeles con lo stimato produttore Ben Grosse nei Mix Room Studios. Un'apertura fragorosa dà il via a "Radiance", un brano rock eclettico e pesante.  Il riff scava in profondità in un'atmosfera anni '70 originariamente scritta nell'industrioso cuore dell'Inghilterra.  Con la voce potente di Glenn Hughes, che sovrasta la tempesta musicale fornita dalle chitarre gemelle di Doug Aldrich e David Lowy e dalla batteria tonante di Brian Tichy. Il 3 giugno i Daisies arrivano in Europa per l'estate, dove calcheranno i palchi insieme a Judas Priest, Foreigner e Whitesnake, oltre a partecipare ad ambiti festival come il Graspop (Belgio), l'Hellfest e il God Save The Kouign Fest (Francia), il Masters Of Rock Festival (Repubblica Ceca) e il Time To Rock Festival (Svezia), oltre a una serie di show da headliner (il 2 luglio da noi al Fabrique, Milano)

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CRASHDIET: live report @ Legend Club Milano 28 Maggio 2022

by Mark Panaia

Un appuntamento imperdibile per tutti i rockers e glamsters italiani, il concerto dei bravi Crashdiet! Cathouse non poteva mancare ed ecco quindi il live report del bravo Mark Panaia...

A tre anni di distanza dall'ultima esperienza italiana, tornano nel bel paese, gli sleaze rockers svedesi Crashdïet, per un'unica data all'interno del loro tour di promozione al nuovo album, fresco di uscita, "Automaton", ancora una volta a Milano in quel del Legend Club. Non un giorno qualsiasi questo 28 Maggio, in quanto, proprio in questo giorno di 42 anni fa, nasceva lo storico chitarrista, cantante e fondatore della band, Dave Lepard, scomparso suicida nel 2006 quando aveva soli 25 anni, mai dimenticato dai restanti membri del gruppo e da tutti i fans. Nuovo album, dicevamo, e nuova line-up dopo la recente fuoriuscita dalla band del batterista Erik Young, prontamente sostituito con l'ex batterista degli Hanoi Rocks, il finlandese Lacu. Ma veniamo allo show: in attesa degli svedesi, doveroso raccontare che a scaldare il numeroso pubblico accorso al Legend Club, sono stati i nostrani Poison Rose, che con il loro carico di hard rock, possiamo considerare un'orgoglio del nostro panorama hard&heavy. Ed eccoci ai Dïet. La band di Martin Sweet e Peter London (entrambi in splendida forma), ha alternato i potenti brani del nuovo lavoro con i successi che a suo tempo li hanno portati alla ribalta: "Riot In Everyone", "In The Raw" e "Queen Obscene" hanno letteralmente infiammato il pubblico milanese, merito anche della buona interpretazione da parte del giovane frontman Gabriel Keyes, forse non ancora all'altezza dei suoi più illustri predecessori ma in grado comunque di fornire una performance di livello e piena di energia. Nel mezzo una vera e propria chicca la cover di "Territorial Pissing" dei Nirvana, cantata in duetto da Martin e Peter. Verso il finale, una menzione particolare la merita l'esecuzione di "It's A Miracle", con tanto di intro chitarra e voce stile ballad: da brividi! In conclusione è stata una serata che ha portato una bella ventata di aria fresca dopo il lungo periodo di pandemia e restrizioni, una serata che i veri fans dei Dïet non potevano proprio perdersi!

La brava female singer gallese Chez Kane ha rilasciato in questi giorni "Powerzone", una canzone sbalorditiva, ma anche un'anteprima del suo secondo album da solista che sta attualmente ricevendo gli ultimi ritocchi e l'uscita è prevista per l'autunno di quest'anno by Frontiers Music srl.

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Uscirà per Frontiers Music Srl, in data 15 luglio 2022, il prossimo nuovo album in studio, "From The New World", del leggendario Alan Parsons. I fan possono ascoltare l'anteprima del nuovo album con l'uscita del singolo/video, 'Uroboros' che presenta il cantante/chitarrista Tommy Shaw degli STYX.

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