Roberto

Roberto

Avete mai immaginato di vedere i grandi musicisti delle vostre band preferite suonare insieme sullo stesso palco? Il concerto rock dell’anno sta per avere luogo. Godz of Rock, una potente band composta da rinomati musicisti rock, sarà l’headliner della giornata del 30 giugno dell’IntenCity Festival allo stadio Oblemenco di Craiova in Romania. Questa eccezionale formazione comprende Simon Wright (AC/DC, Dio), Phil X (Bon Jovi), Gilby Clarke (Guns n' Roses), Teddy ‘Zig Zag’ Andreadis (Guns n Roses, Alice Cooper), Joel Hoekstra (Whitesnake, Nightranger), Jeff Scott Soto (Y. Malmsteen, Journey), Chuck Wright (Quiet Riot, Montrose, Alice Cooper), Neil Turbin (Anthrax), Tim ‘Ripper’ Owens (Judas Priest) e Herma Sick (Venus 5, Sick n Beautiful), accompagnata dalla Craiova Romanian Opera Orchestra, istituzione organizzatrice del festival. Godz of Rock è un progetto speciale ideato dal rocker italiano Chris Catena e creato appositamente per l’IntenCity Festival che debutta per la prima volta su un palco per un memorabile spettacolo di rock sinfonico, insieme all’Orchestra dell’Opera Rumena di Craiova diretta dal grande direttore americano Alexander Frey, pupillo del grande Leonard Bernstein e che già in passato ha collaborato con Kee Marcello per la sua “The Final Countdown Rhapsody”.

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Non perdete questa occasione unica per vedere insieme dal vivo sul palco:

SIMON WRIGHT (batterista degli AC/DC, dal 1983 al 1989, con cui ha registrato tre album, e dei Dio, con cui ha suonato dal 1990-1991 e dal 1998 al 2010)

PHIL X (chitarrista dei Bon Jovi – fa parte della band dal 2011 ed è membro ufficiale dal 2016),

GILBY CLARKE (chitarrista dei Guns N’ Roses dal 1991 al 1994, periodo in cui la band ha svolto il famoso tour Use Your Illusion e ha pubblicato l’album “The Spaghetti Incident?”)

TEDDY ‘ZIG ZAG’ ANDREADIS (premiato come “Eccezionale tastierista dell’anno” agli L.A. Music Awards del 1999, è noto in tutto il mondo per la sua abilità nel suonare la tastiera. Music Awards nel 1999, è noto nel mondo del rock per il suo lavoro con i Guns N’ Roses).

JOEL HOEKSTRA (chitarrista degli Whitesnake dal 2014, ha attirato l’attenzione per il suo periodo con la band hard rock Night Ranger dal 2008 al 2014).

JEFF SCOTT SOTO (noto come cantante dei primi due album di Yngwie Malmsteen nel 1984 e dei Journey dal 2006-2007, è stato uno dei membri fondatori della band svedese Talisman, con cui ha suonato dal 1989 al 2007).

CHUCK WRIGHT (diventato famoso come bassista della band heavy metal americana Quiet Riot per lunghi periodi dai primi anni ’80 fino al 2021).

NEIL TURBIN (cantante degli Anthrax dal 1982 al 1984, noto per aver partecipato all’album di debutto della famosa band heavy metal americana, dal 2001 è il cantante dei DeathRiders).

TIM ‘RIPPER’ OWENS (cantante dei Judas Priest dal 1996 al 2003 e poi degli Iced Earth fino al 2007, è stato nominato nel 1999 per un Grammy come miglior performance metal).

Giu 11

SWEET & LYNCH “Heart & Sacrifice“

 

 

Line up: Michael Sweet – lead vocals, guitars, George Lynch – lead guitars, Alessandro Del Vecchio – bass, Jelly Cardarelli - drums

Tracklist: Heart & Sacrifice, Where I Have To Go, Miracle, Leave It All Behind, You’ll Never Be Alone, After All Is Said And Done, Give Up The Night, Will It Ever Change, It’s Time To Believe, Every Day, It Rains Again, World Full Of Lies

Ed eccoci dunque a recensire il terzo capitolo del project Sweet & Lynch, band formata dall'unione di due illustri maestri del music world; Michael Sweet chitarrista ritmico e soprattutto leader e vocalist dei christian rockers Stryper e il funambolico guitar hero George Lynch dai più conosciuto per le sue gesta alla chitarra nei gloriosi Dokken (oltre ovviamente alla sua carriera solista e i -tanti- progetti con altre band e artisti...nda). Questa all stars band, questo duo, nasce nel 2015 con il debut “Only To Rise” che viene subito ben accolto dalla stampa specializzata ottenendo eccelse critiche e, cosa più importante, ottimi responsi di vendita. Adesso, come detto all'inizio, siamo arrivati alla terza uscita discografica – segno di forte affiatamento tra i due e anche ottimo responso dei fans nei loro confronti- e il sound mantiene imperterrito le linee strutturali-compositive dei precedenti lavori (sull'album ci suonano anche Alessandro Del Vecchio al basso - anche co-producer- e Jelly Cardarelli alla batteria...nda); siamo sempre al cospetto di un elegante class metal di stampo americano che prende anche spunto dalle due band madri, Dokken e Stryper, ma in più ha un tocco personale dato dalla fervide menti di questi artisti. Come i precedenti lavori il disco fila via potente, diretto, veloce e – comunque- elegantemente strutturato e suonato (non per niente abbiamo uno dei migliori chitarristi in circolazione e un vocalist ancora in formissima e dall'ugola tagliente come un rasoio). I nostri la sanno lunga su come suonare heavy rock e mantenere alto il livello di energia nell'arco di un intero ellepì. Purtroppo, però, noto una certa ripetitività nelle canzoni e la poca evoluzione rispetto i precedenti dischi. Ok...magari parlare di evoluzione non è il caso, in quanto stiamo parlando di uno stile abbastanza ferreo con linee musicali piuttosto rigide; se suoni class metal puoi certamente variare ma non devi uscire troppo “dal seminato”, non stiamo parlando di prog rock/metal advangarde o modern rock. Infatti le song si riescono bene ad identificare nel genere sopra menzionato solo che, anche se non ci si deve aspettare avanguardia musicale, un pizzico di originalità in più non avrebbe fatto male a questo “Heart & Sacrifice”. Ad ogni modo song quali “It’s Time To Believe”, l'opener “Heart & Sacrifice”, la granitica “It Rains Again”, l'hard rock cadenzato di “Will It Ever Change” o il lodevole class metal di “Miracle” faranno di sicuro la gioia di tantissimi fans. Se avete già acquistato i precedenti lavori sapete già cosa vi aspetta e andate sul sicuro!

Roby Comanducci

Il nuovo EP dei NO ONE CARES “Pause/Reboot” uscirà su Quarock Records il 27 Giugno e viene anticipato oggi dal lyric video del primo singolo “Phoenix”. Guarda il video https://youtu.be/7oqFacGOqFw

Pause/Reboot per i No One Cares, rappresenta una vera e propria rinascita. Svariati cambi di line up nel corso del tempo, poi la pandemia, ha costretto ripetutamente la band sia a pause che a stop forzati, nonostante l’infinita voglia di creare, produrre e guardare avanti. E dopo quello che possiamo reputare come compiuto e definitivo assestamento della band, ecco finalmente giunto il momento di rialzarsi in volo come una fenice e l’EP “Pause/Reboot” sta ad indicare tutto questo. Elaborazioni di nuove sonorità e di nuove dinamiche di scrittura ed arrangiamenti, con la supervisione e la produzione artistica di Gabriele Bellini, hanno reso possibile la realizzazione di un EP che si presenta come una sorta di nuova scoperta dei No One Cares. L’album è stato editato, mixato e masterizzato da Giacomo “Jac” Salani al “La Fucina Studio” di Firenze. Queste le parole della band sull’Ep: “I brani presenti nell’album Pause/Reboot sono un mix di emozioni, di sensazioni e stati d’animo che ognuno di noi prova ogni giorno. Dalla sensazione di vuoto e senso di incognito di Empty Hole, ai pensieri paurosi ed inquietanti di Scary Thoughts, dalla negatività che si espande come un cancro di Negativity, alla voglia di rinascita e sentirsi vivi di Phoenix, concludendo con la depressione post abbandono di Beautiful Sadness. Le sonorità intense e aggressive, il ritmo energico e massiccio, la ricerca nelle creazioni di dinamiche personali in ogni brano, rispecchiano in pieno l’energia, l’intensità e il potere nell’esprimere la nostra carica emotiva. I No One Cares nascono nel 2012 e fin da subito la proposta musicale dei quattro musicisti è un potente e personale mix di Nu Metal, e Metal Core, in un sorprendente connubio di Crossover Metal. La band toscana, fa il suo esordio nel 2014, con 2 propri brani inediti per la compilation Underworld Collection - Invasion (QuaRock Records) e l’anno dopo sempre per la stessa etichetta esce il primo album “Dirty”, disco esplosivo, che colloca subito i N.O.C. tra le nuove migliori realtà italiche nel genere, riscuotendo più che ottimi consensi di critica e soprattutto nelle svariate esibizioni live.

 Tracklist: 1 - Scary Thoughts, 2 - Empty Hole, 3 - Phoenix, 4 - Negativity, 5 - Beautiful Sadness

 N.O.C. sono: ANDREA GORINI - chitarra, ELENA GIRALDI - batteria, MASSIMO CIACCIA - basso, TOMMASO PESCAGLINI - voce

 https://www.facebook.com/noc.officialband  https://instagram.com/noc.official_no_one_cares?igshid=YmMyMTA2M2Y=   https://noonecaresofficial.bandcamp.com/album/dirty

 

Giu 07

WINGER “Seven”

 

 

 

Line-up: Kip Winger - vocals, bass, keyboards, acoustic guitars, Reb Beach - guitar, vocals, Rod Morgenstein – drums, Paul Taylor - keyboards, guitar, John Roth - guitar, vocals

Tracklist: Proud Desperado, Heaven's Fallen, Tears Of Blood, Resurrect Me, Voodoo Fire, Broken Glass, It’s Okay, Stick The Knife In And Twist, One Light To Burn, Do Or Die, Time Bomb, It All Comes Back Around

Eccoci qui, dunque, a parlare del nuovo parto discografico dell'ex ragazzo “dalle uova d'oro”, al secolo Kip Winger! Beh si....il nostro bassista e cantante ha sicuramente gioito di un periodo di fama che lo ha portato sul tetto del rock world; stiamo parlando dei famigerati anni ottanta e del suo esordio con l'omonimo album del 1988 che, grazie anche a due singoli azzeccati ('Seventeen' e 'Headed for a Heratbreak”), fece vendere a Kip vagonate di dischi. Poi si era ripetuto col secondo album ma, al sottoscritto, è piaciuto in modo assoluto nell'eccelso “Pull” targato 1993. Poi un lungo stop di oltre dodici anni e il ritorno con il quarto album nel 2006. Con questo “Seven” siamo invece a quota sette (il titolo parla già da se....nda) e l'album arriva dopo ben nove anni di distanza dal penultimo “Better Days Comin'”. Cosa aspettarsi? Beh, la qualità c'è sempre e la band è la line up originale più il chitarrista John Roth (non membro originale ma in line up già dalla reunion a partire da “IV”...nda). Il risultato d'insieme non si scosta molto da quanto fatto dai Winger in passato e si muove su binari “sicuri” senza osare troppo e senza dare grosse scosse di adrenalina. Però, anche non eccellendo in originalità, le composizioni scivolano bene e scorrono nel nostro lettore con piacere; piacevoli i momenti 'up' caratterizzati dal rock più pompato e vigoroso come l'opener “Proud Desperado” (anche singolo...nda), l'energica “Stick The Knife In And Twist”, o le più cadenzate “Tears Of Blood” e “Voodoo Fire”. Curiosa la finale e lunga (oltre sette minuti...nda) “It All Comes Back Around“ che non è una vera ballad bensì una rock song dal sicuro impatto e con un arrangiamento elegante caratterizzato da ottimi momenti strumentali – plauso a Reb Beach - al suo interno. Bentornato Kip!

Roby Comanducci

I rocker italiani Hell In the Club, con membri di Elvenking e Secret Sphere, hanno annunciato l'imminente uscita del loro sesto album in studio, F.U.B.A.R., l'11 agosto 2023. Il primo video dell'album, "Sidonie, è uscito in questi giorni.

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