Roberto

Roberto

Parlare di Sixx è per il sottoscritto qualcosa di speciale e particolare. Sono letteralmente cresciuto a "pane e Motley" e loro mi hanno accompagnato per tutta la vita, nei momenti belli, brutti, difficoltosi....

Soprattutto Mr.Sixx l'ho sempre ritenuto un personaggio sì estroso e 'fuori di testa', ma il suo essere "star" è sempre stato direttamente proporzionale ad una intelligenza fuori dal comune, ad una forte umanità e senso di amicizia (che si può vedere palesemente nei confronti del caro e vecchio Mick Mars per il quale Nikki si è sempre esposto in prima persona). Un artista a "tutto tondo" che ha vissuto ( e sta vivendo ancora ovviamente) l'esistenza dell'essere rocker al 1000000%, ha partorito una delle band seminali del rock'n'roll mondiale e si è sempre dilettato in tanti altri campi quali scrittura, fotografia ecc....

Dopo aver letto il libro "The Dirt" che reputo veramente bello ed avere visto (credo 50 volte.....e ogni mese lo riguardo ancora) il "The Dirt" movie, aspettavo con trepidazione l'edizione in italiano del suo libro "The heroin diaries". Dico questo perchè iniziai a leggerlo in english version ma, aihmè, la mia svogliatezza e, ammettiamolo, non perfettissima padronanza della lingua inglese, mi fece stoppare la lettura in attesa di una futura traduzione italiana. Ebbene questo è avvenuto e vi consiglio di acquistare questo estratto di vita riportato su carta del grande bassista dei Crue. Sarà mia premura, appena finita la lettura, farvi una personale recensione e scrivervi il mio parere definitivo.

Traduzione: Manuel Guerrieri
Editore: Il Castello
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 17 marzo 2021
Pagine: 508 
 
 

E dopo Amsterdam ecco un altro "spiraglio di luce", o meglio, di buona volontà di persone che vogliono testare la reazione del Coronavirus per valutare prossime riaperture del mondo musicale. Stiamo parlando della Spagna ed in particolar modo di Barcellona presso il “Palau de Sant Jodri” dove una rock band, i “Love of Lesbian”, si sono esibiti di fronte a ben 5000 ragazzi. Il tutto è stato monitorato da un team medico che ha sottoposto a tamponi tutti i presenti (compresi gli artisti). Sono stati riscontrati solo 5 casi di positività al tampone che ovviamente non hanno potuto partecipare all'evento. Per tutto il resto delle persone massima libertà di movimento con il solo obbligo di indossare la mascherina e la qualità di un potentissimo sistema di areazione/ventilazione continua. Tutti i presenti verranno costantemente seguiti dal team medico e fra due settimane (15 giorni) ci saranno i risultati del test. Questo è un passo fondamentale e grazie a Barcellona adesso e Amsterdam qualche settimana fa, se questa possibilità di tracciamento ingressi funzionasse potrebbe essere un notevole passo avanti per la musica e gli eventi live nel mondo. Noi incrociamo le dita.......!!!!!!  

Ascolatevi il video single "Scars". A breve la recensione dell'omonimo album del mitico duo nella nostra apposita sezione 'reviews' 

 

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Line up: Adam Rigg - lead vocals and bass player, Sam Spranger – harmonica, Nick Peck – guitars, Andrea Tremolada - drums.

Tracklist: Hold On (I'm Coming), Table By The Wall, Burn it Down, Fatman, Be Careful What You Wish For, Hurricane. Stop, The Hustler, Wandering Man, Jump, Forget, Luna Rooms

Segnalati dalla stampa come “...The UK’s most exciting modern blues artists ...” questo quartetto inglese è riuscito a partorire un album eclettico, nuovo, dedito ad un modern blues rock che fonde al suo interno tematiche southern rock, un pizzico di indie rock e anche qualcosa del british rock di ultima generazione. I nostri sono in giro dal 2017 e hanno vinto diversi premi e concorsi tra cui citerei il “Winner of the Best New Blues Band 2019 – Digital Blues Awards” e hanno supportato la loro musica con un'intensa attività live per farsi conoscere in tutto il mondo. Alla fine nel Febbraio 2021 ecco il primo parto discografico di un intero full lenght album, “Table By The Wall” uscito dall'Abbey Road studio di Londra. Dodici song di cui una cover, l'opener 'Hold On....' (by Sam & Dave) che ci fanno passare un'oretta in compagnia di un groove decisamente ammaliante e intrigante; non una caduta di tono, non un passo falso, un album da consumare tutto di un fiato, magari con una bella birra fresca oppure a palla nello stereo della vostra macchina. Come dicevo TBDBB partono alla grande col rifacimento di un classico brano soul 'Hold On (I'm Coming)' iniettandogli energia e grinta per poi seguire con la title track, un blues elettrico con un riff di chitarra che si stampa nel cervello e non va più via mentre echi settantiani li ritroviamo nella bella 'Burn it Down' energica e pulsante al punto giusto. 'Fatman' inizia con una gustosa slide guitar e si sviluppa in un hard blues dove menzione di merito va data al lavoro del bass player che poi è anche il singer, Adam Rigg. 'Be Careful What You Wish For' è un gran bel pezzo rock con tinte southern impreziosito sempre dall'armonica di Sam Spranger, vero punto focale dell'intero disco con ripetuti interventi anche in 'duetto' con l'ottimo guitar work di Nick peck. Si va avanti con 'Hurricane' altra gustosa blues song ma è con la stupenda ed originale 'Stop' che i nostri raggiungono il top dell'intero lavoro. Una canzone che prende a piene mani dal british rock, lo fonde col blues con un arrangiamento se vogliamo anche 'radiofonico' per un risultato di modern rock di alta classe e qualità. Commerciale ed energico in egual misura, riesce a conficcarsi nella testa e il ritornello lo canterete per tutto il resto della gioranata. Atmosfere più 'torride' e sudate da blues rock settantiano tornano in 'The Hustler' impreziosito da un lavoro di armonica sontuoso e un guitar solo che parte rimembrando i mitici Zeppelin per poi svilupparsi in un crescendo di eufonie. Proseguiamo con un rock blues di egregia fattura su 'Wandering Man' per poi trovarci la sorpresa di 'Jump'; la song parte con un giro di chitarra identico a “La Grange” dei Texani ZZ Top per poi cambiare e “spararci” oltre tre minuti di boogie hard blues che vi faranno saltare sulla sedia. Più lenta e tendente a uno slow blues è 'Forget' anche se nel suo incedere si fa più grintosa coadiuvata da una sezione ritmica dirompente e un lungo solo in duetto tra armonica e chitarra nella parte centrale del pezzo. Da segnalare anche l'ottima interpretazione vocale di Adam. Chiude questo album 'Luna Rooms' dall'inizio lento e ammaliante che fa sognare ad occhi aperti ma che però ad un certo momento, quasi al secondo minuto, si galvanizza in un rock'n'roll veloce e pompato, gioia e gaudio per ogni rockers che si rispetti. Questo “Table By The Wall” è sicuramente uno dei migliori album ascoltati in questo inizio d'anno. Dovete assolutamente procurarvelo!

Roby Comanducci

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Mar 28

SMITH/KOTZEN: Smith/Kotzen new album!!!!!

Signori, Adrian Smith (c'è bisogno che dica chi è???) e il guitar hero Kotzen hanno unito le loro forze per partorire questo disco che trasuda un rock potente, energico, a tratti blues e a tratti heavy rock-guitar oriented targato anni '70, '80 e '90. Hanno saputo miscelare il meglio di tutto. Ascolatevi il video single "Scars". A breve recensione disco nella nostra apposita sezione 'reviews' 

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