Roberto

Roberto

Mar 07

VENUES

I Tedeschi VENUES, dediti ad un modern metal graffiante ed energico, hanno pubblicato il loro nuovo singolo "Rite of Passage". La band ha anche annunciato il loro nuovo album "Solace", che uscirà il 27 agosto su Arising Empire. Il martellante e monumentale "Rite of Passage" è una canzone molto personale, che esplora il rapporto con il padre, sfociando in un coro fatto per le arene. "Solace" è disponibile in CD e vinile colorato limitato - i preordini sono già disponibili!

click here to see video

pre-order click here

 

 

 

Line up: Sammy Hagar – vocals, guitar, Vic Johnson – lead guitars, Michael Anthony – bass, Jason Bonham – drums

Tracklist: “Funky Feng Shui”, “Won’t Get Fooled Again” (The Who), “Good Enough” (Van Halen), “Three Little Birds” (Bob Marley), “Whole Lotta Rosie” (AC/DC), “For What It’s Worth” (Buffalo Springfield), “Keep A-Knockin'” (Little Richard), “Right Now” (Van Halen), “Don’t Tell Me What Love Can Do” (Van Halen), “Sympathy for the Human” (Sammy Hagar & The Wabos), “Heroes” (David Bowie)

Dopo l'interessante penultimo lavoro targato 2019 “Space Between” il Red Rocker torna a deliziarci con un altro nuovo album che, in definitiva, trattasi di una raccolta di cover di brani storici e una traccia originale, “Funky Feng Shui”. Sammy ha deciso di comune accordo con gli altri “compari” dei The Circle di mettere insieme in un cd le diverse sessioni di registrazione provate e avvenute in questo anno di quarantena. Non potendo andare in tour il nostro a ben pensato di creare questo simpatico mix di song interpretando il tutto alla sua maniera con un risultato finale sicuramente valido. Da segnalare la bella versione di “Heroes” del compianto Bowie, registrata e uscita come singolo i cui ricavati andranno esclusivamente in favore delle persone/soccorritori sanitari che hanno lavorato per aiutare la popolazione durante questa pandemia. Undici tracce quindi, che partono con la breve e unica traccia nuova “Funky Feng Shui”, un funky rock energico e pieno di carica e adrenalina. Ineccepibile il lavoro di Sammy sulle altre song, in particolar modo su “Won’t Get Fooled Again”e “Keep A-Knockin'” mentre viene un po' di nostalgia sentire le reinterpretazioni di classici di casa Van Halen quali “Good Enough”, “Right Now” e “Don’t Tell Me What Love Can Do”. Nulla di trascendentale o sorprendente quindi , però il disco scorre via bene e ci regala un po' di spensieratezza che di questi tempi è cosa assai rara.

Roby Comanducci

Mar 02

SUNBOMB

Sunbomb è l'attesissima nuova alleanza musicale tra due guerrieri della scena hard rock / metal statunitense, TRACII GUNS (L.A. GUNS) e Michael Sweet (Stryper). Hanno unito le 'forze' per partorire questo debut album heavy metal, fondendo influenze di band classiche come Black Sabbath e Judas Priest con l'amore di Tracii per i sottogeneri metal, in particolare il doom metal. L'album di debutto della band, "Evil And Divine", uscirà il 14 maggio 2021. Guardate ed ascoltatevi il video del primo singolo estratto "No Tomorrows"

click here to see video

pre-order click here

 

 

Lug 02

DOUBLE CRUSH SYNDROME "Death to Pop"

 

 

 

Line up: Andy Brings – vocals & guitars, Slick Prolidol – bass & vocals, Jason-Steve Mageney – batteria

Tracklist: Whore, Death To Pop, Refuse To Kiss Ass, Cocaine Lips, Souls To Sell, I’m In Love With You, With Me, Mistakes We Love To Make, We Cannot Be Ruled, Tonight, Die berühmten drei Worte

Allora, cosa dire ragazzi: siamo in megaritardo con questa release uscita verso la fine del 2019 ma tantè.....anche se è passato qualche mesetto questa release non si può non recensire, assolutamente! Partiamo subito dicendo che questi 'pazzi squinternati' capitanati dal cantante chitarrista Andy Brings che in quanto a carisma e attitudine stravagante e fottutamente punk non è secondo a nessuno ci hanno regalato un ottimo full lenght album (qualcuno si ricorda che per due anni nei primi anni novanta fece parti dei Sodom?!!!?!) . Il loro però è un sound che (dimenticatevi i Sodom, mi raccomando hehehe) è un miscuglio di glam, punk, rock anni '50, rock'n'roll, un pizzico di 'new rock anni 00' e una punta di alternative. Il tutto condito con una buona dose di adrenalina e soprattutto originalità. Infatti, per il sottoscritto, trattasi di uno dei prodotti più validi ed originali del 2019. Ascoltatevi la veloce rocckettara 'We Cannot Be Ruled', la viziosa 'Cocaine Lips' , la spensierata ' Mistakes We Love To Make' e non potrete rimanere fermi, questo disco è fatto per ballare, ballare e divertirsi come matti. Molto bella l'opener 'Whore' potente nel riff, con un ritornello che si conficca nel cervello ed una carica di adrenalina degna dei migliori gruppi punk inglesi. I nostri, però, sono tedeschi e per omaggiare la loro lingua madre ci regalano l'ultima (bellissima) cover di un classico brano pop tedesco targato anni ottanta, stiamo parlando di 'Die berühmten drei Worte'. Questo è il loro secondo album, il primo “Die for Rock'n'Roll' risale al 2017, ed io sono già in astinenza avendolo già ascoltato centinaia di volte: a quando il terzo lavoro????

Roby Comanducc

Lug 05

BLACK SWAN "Shake The World"

 

 

Line-up: Robin McAuley- Lead Vocals and Background Vocals, Reb Beach- Guitars and Background Vocals, Jeff Pilson- Bass, Acoustic Guitar, Keys and Background Vocals, Matt Starr- Drums and Percussion

Tracklist: Shake The World, Big Disaster, Johnny Came Marching, Immortal Souls, Make It There, Dhe's On To Us, The Rock That Rolled away, Long Road to Nowhere, Sacred Place, Unless we Change, Divided_United

Eh va beh.....quando quattro super elementi del rock world mondiale si uniscono cosa ne può scaturire fuori? Una piccola chicca! Ecco quindi il buon e bravo McAuley (che tanto ci ha regalato con i mitici MSG) che si accompagna ad altrettanti lodevoli heroes ottantiani quali Mr. Pilson, (ex Dokken & more...), Mr. Beach, funambolico axe hero già alla corte di Whitesnake e Winger e Mr. Starr (Ace Frehley, Mr.Big). Un quartetto di tutto rispetto che ci delizia con questo debut 'Shake The World” dall'odore spudoratamente eighties!!!!! Il sound prende a piene mani da quel memorabile decennio con l'unica differenza nella produzione sicuramente degna del nostro tempo. Echi di Whitesnake, Dokken, Foreigner, Msg si percepiscono ad ogni traccia ma riusciamo comunque a dare dignità ad un prodotto che non risulta una mera copia carbone del passato. Per rimarene cullati in quel periodo basta ascoltare la melodica 'Make it There' che ringrazia Coverdale et family, ma il disco è sicuramente hard oriented e oltre al bel lento appena menzionato abbiamo prove di sano hard rock americano come l'up tempo veloce dell'opener 'Shake the World' oppure la bella sequenza di armonici che fanno partire 'Long Road to Nowhere' song dal vasto airplay e d'effetto. Cadenzata e rocciosa è 'Big Disaster' mentre archi/violini aprono dolcemente 'Unless we Change' che si trasforma subito in una poderosa hard rock song. Insomma amici, qui ne avete ben donde per distrarvi, galvanizzarvi e caricarvi. Fate vostro questo bel dischetto!

Roby Comanducci