Items filtered by date: Giugno 2021

Condiviso il primo brano "HATE CLOAK" estratto dal nuovo album ETERNAL HAILS.  Dopo l'annuncio che il nuovo album dei Darkthrone, Eternal Hails, uscirà il 25 giugno, la band ha presentato in anteprima "Hate Cloak" - la prima e unica traccia a essere rivelata prima dell'uscita dell'album. L'epica "Hate Cloak", scritta da Fenriz per 9 minuti e 17 secondi, è intrisa di maestoso heavy doom metal molto vintage. Fenriz commenta: "Hate Cloak è certamente la canzone più lenta dell'album. Ci sono molte parti "veloci" nelle canzoni di Ted, tempi medi e anche lenti. Lo scopo di avere canzoni lunghe è la variazione dei tempi e del ritmo, da qui l'epicità di un brano".

click here to see video single

Published in News
Venerdì, 04 Giugno 2021 00:16

THE OFFSPRING “Let The Bad Times Roll”

 

 

 

Line up: Brian “Dexter” Holland - vocals, guitars, Kevin “Noodles” Wasserman - guitars, backing vocals,Todd Morse - bass, backing vocals, Pete Parada - drums

Tracklist: This Is Not Utopia, Let The Bad Times Roll, Behind Your Walls, Army Of One, Breaking These Bones, Coming For You, We Never Have Sex Anymore, In The Hall Of The Mountain King, The Opioid Diaries, Hassan Chop, Gone Away, Lullaby

Ebbene si, dopo nove anni dall'ultimo album in studio quel matto di Brian “Dexter” Holland torna a regalarci un disco nuovo di pacca senza lesinare in energia e con la solita e oramai collaudata “sfrontatezza ragionata” del pop punk dei suoi Offspring. 'La band è in auge dal lontanissimo 1984 anche se il primo omonimo album riporta la data 1989 e il loro autentico boom commerciale planetario risale al 1994, uscita del multimilionario “Smash”. Passano gli anni, cambi di line up, lunghe pause discografiche e, per ultima, l'uscita con questo album dello storico bass player Greg K ma, nonostante tutto, questa punk rock band californiana ha ancora diverse frecce al suo arco da poter scagliare contro gli ignari detrattori e far capire che non vogliono vivere di riflesso al loro glorioso passato ma vogliono e devono suonare ancora per i loro fans. E questo “Let The Bad Times Roll” sta lì giusto a dimostrate quanto appena scritto dal sottoscritto. Veniamo quindi alla sostanza di questo lavoro, le dodici tracce presenti. Si parte con la “strana” 'This Is Not Utopia', dall'incedere in controtempo quasi dissonante e in definitiva, anche se originale, non un pezzo da antologia. Segue la commercialissima title track che non so come mai non l'abbiano presa come testimonial per qualche sponsor/pubblicità televisiva di qualche bevanda trandy. Simpatica ma sempliciotta nel suo incedere quasi adolescenziale. Si torna su un pop punk più “regolare” ma abbastanza anonimo con la successiva 'Behind Your Walls' mentre è con la quarta song che il disco parte veramente; 'Army of One' è un'autentica miccia da ballare e fare headbanging (aspettatevela in pista ai party Cathouse -appena si partirà – questa estate!!!!....nda) che non avrebbe sfigurato nemmeno nel capolavoro “Smash”, seguita poi dall'altra bomba pulsante -merito dell'ottimo lavoro della sezione ritmica- 'Breaking These Bones' che ha caratteristiche simili ad 'Army...' ma forse è leggermente più “matura” nell'arrangiamento. Si calmano gli animi ma non l'energia con la cadenzata, quasi un anthem song, 'Coming For You' per poi farci coinvolgere dal mood 'vintage' e retrò di 'We Never Have Sex Anymore' con tanto di sezione fiati e passaggi che strizzano l'occhio a musicalità della prima metà del secolo scorso. Poi abbiamo un minuto di 'In The Hall Of The Mountain King' che omaggia, coverizzandola rendendola quasi “speed”, questa song tratta da Ritchie Blackmore's Rainbow, album “Stranger In Us all”. Si torna a saltare con il punk (sempre venato da tinte surf) della bella 'The Opioid Diaries' per poi rimanere travolti dal 'pugno nello stomaco' della violenta e veloce ' Hassan Chop'. Per far capire che sanno anche emozionare con eufonie intelligenti e ricche di pathos Dexter ci regala il rifacimento di un loro brano 'Gone Away' qui in versione lenta basato su piano-voce e orchestrazioni, ottimamente riuscito ed eseguito con gran classe. Chiude l'album l'outro 'Lullaby'. In definitiva cosa volete che vi dica; gli Offspring sono tornati e lo hanno fatto egregiamente con un full lenght album fresco, giovane e “caciarone”. Bravi!

Roby Comanducci

Published in Albums
Pagina 3 di 3